Dermatite atopica, una malattia cronica con ricadute importanti sulla qualità della vita

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È una patologia infiammatoria cronica che causa prurito intenso, secchezza cutanea e bruciore. Meno si parla dell’impatto sulla qualità di vita e dei disagi psicologici e sociali, a partire dallo stigma, che la dermatite atopica porta con sé: disturbi del sonno, calo della produttività, ansia e depressione. “Immagina gli occhi della persone sempre addosso”, chiede agli ascoltatori la voce narrante dello spot lanciato nell’ambito della campagna #ChangeAD – Reimmagina la tua vita con la dermatite atopica di Sanofi

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I più colpiti sono i bambini, ma tutti possono soffrire di dermatite atopica: in Italia interessa il 20% della popolazione più giovane, il 7,7% degli adolescenti tra i 13 e i 14 anni e il 6,6% degli adulti. È una malattia cronica, che di solito si manifesta con più forza nell’infanzia, si attenua durante l’adolescenza e può ripresentarsi in età adulta. Sostenuta da un processo infiammatorio di tipo 2, causa principalmente prurito intenso, secchezza cutanea e bruciore dovuto ad arrossamenti, escoriazioni e lesioni sulla pelle. Le lesioni compaiono spesso in zone visibili, andando a provocare disagi anche psicologici e sociali, a partire da una situazione di stigma, in chi ne soffre: disturbi del sonno, calo della produttività, ansia e depressione. “Immagina un prurito che di giorno e di notte ti strappa la pelle e i sogni, il tuo corpo che si sgretola, le fiamme che ti avvolgono, gli occhi delle persone sempre addosso”, chiede agli ascoltatori la voce narrante dello spot al centro della campagna #ChangeAD di Sanofi, che ha il patrocinio di ADOI (Associazione Dermatologi venereologi Ospedalieri Italiani), ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse). Lo spot proietta le quattro dimensioni della dermatite atopica - le tre fisiche e la quarta psicologica e sociale - sulla pelle di quattro diversi soggetti (una bambina, un ragazzo, un anziano e una donna), a rimarcare che la malattia non fa distinzione di età o di genere.

Le cause della dermatite atopica

A causare la dermatite atopica sono diversi fattori: genetici, immunologici, ambientali e infettivi, a cui si aggiungono alterazioni della barriera cutanea e infiammazione. Buona parte la fa la predisposizione genetica, a cui si associano anomalie della risposta immunitaria: è questa la causa di una barriera epiteliale difettosa, perché - in sintesi - la pelle non blocca adeguatamente gli allergeni. Così, la cute resta più sensibile ad agenti esterni e si innesca un’eccessiva risposta immunitaria che dà vita a un’infiammazione – definita di tipo 2 – con il rilascio di sostanze che determinano un’iperreattività della pelle, che si manifesta con la comparsa di prurito, lesioni cutanee, arrossamenti e desquamazioni. La stessa infiammazione di tipo 2 è alla base di altre patologie come l’asma, la rinosinusite cronica con poliposi nasale, la prurigo nodularis, l’esofagite eosinofila e altre patologie infiammatorie o allergiche, che possono comparire in contemporanea anche nella stessa persona.

Sanofi e la campagna #ChangeAD

Lo spot lanciato lo scorso 19 novembre rimanda al portale informativo www.dermatopia.it, dove si possono ricevere maggiori informazioni sulla patologia, sulla sua gestione e sui centri dermatologici specializzati, attraverso una landing page dedicata proprio alla campagna #ChangeAD. È solo l’ultimo esempio dell’impegno di Sanofi nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche. “Attraverso l’applicazione di tecnologie all’avanguardia, la nostra ricerca si spinge verso la scoperta di nuovi meccanismi d'azione, o lo sviluppo di piccole molecole, anticorpi monoclonali, anticorpi bispecifici o multi-specifici, destinati a cambiare l’approccio terapeutico di diverse patologie, permettendone un controllo a lungo termine o potenzialmente cambiarne l’evoluzione”, spiega Marcello Cattani, presidente e AD Sanofi Italia e Malta.

Woman checking the hand with very dry skin and deep cracks

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Informazione, ricerca e terapie innovative

Esprime soddisfazione per la campagna sulla dermatite atopica Mario Picozza, presidente ANDeA, FederASMA e Allergie Odv, che - sottolineando l’impegno quotidiano nel “portare al mondo clinico e istituzionale le esigenze dei pazienti - evidenzia l’efficacia con cui la campagna “mette in evidenza quanto la dermatite atopica possa essere debilitante nel quotidiano per grandi e piccoli”. Negli ultimi tempi, spiega invece Francesco Cusano, presidente ADOI, “grazie alla ricerca, l’approccio clinico e terapeutico alla dermatite atopica è profondamente cambiato”: i risultati raggiunti erano “inimmaginabili” soltanto cinque anni fa. I progressi sono frutto anche delle nuove, più ampie e più precise conoscenze raccolte “rispetto al meccanismo infiammatorio alla base della dermatite atopica”, dice Giuseppe Argenziano, presidente SIDeMaST. “Lo sforzo congiunto di industria e comunità scientifica - continua - ha reso disponibili opzioni di trattamento che agiscono sulle cause di questa patologia, permettendone il controllo di segni e sintomi”. Argenziano ricorda però che “queste terapie innovative sono attualmente disponibili solo presso centri dermatologici selezionati” e che quindi è “fondamentale che il paziente si rivolga ad essi per poter intraprendere il percorso terapeutico più adeguato alla sua condizione”.

 

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