Creme solari, come proteggerti se hai nei, tatuaggi o cicatrici

Salute e Benessere
Nadia Cavalleri

Nadia Cavalleri

Capiamo quali sono gli errori più comuni che bisogna evitare quando si parla di protezione solare

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Marilisa Franchini (@Beautycologa) cosmetologa ci sta guidando verso una consapevole protezione della pelle durante i mesi estivi e non solo. Insieme a lei capiamo quali sono gli errori più comuni che bisogna evitare quando si parla di protezione solare.

Iniziamo con il ribadire quanto già spiegato parlando dei fattori di protezione solare che è meglio scegliere (LEGGI QUI) e che devono essere usati per proteggere tutto il corpo e il viso, non solo alcune zone. Chiarito e sottolineato questo concetto fondamentale, si può fare un discorso più in dettaglio per alcune situazioni particolari.

Come proteggere i nei

“Ci sono tante persone che comprano gli stick solari e li applicano solo sopra i nei, come se fossero i nei l’unica cosa da proteggere… ma se è vero che un neo può trasformarsi in un tumore della pelle e quindi deve essere protetto, è vero anche che un tumore della pelle non si sviluppa per forza da un neo. Non ha senso quindi mettere lo stick solare neo per neo e basta, perché in realtà bisogna proteggere tutta la pelle. Lo stick può essere in realtà usato per riapplicare il solare durante la giornata senza il bisogno di sporcarsi le mani”.

 

Tatuaggi

“Per quanto riguarda i tatuaggi è bene tenere a mente che i colori attirano maggiormente i raggi solari, soprattutto il nero che è poi quello che viene utilizzato di più, e quindi possono più facilmente farci scottare la pelle. Chi ha i tatuaggi quindi deve sicuramente proteggere la pelle, sia perché i raggi UV vanno a scolorire il tatuaggio, ma soprattutto perché quella porzione di pelle colorata va a subire un’azione più intesa dei raggi, proprio perché vengono attirati dal colore. Gli stick solari vanno bene, però dobbiamo ricordarci che per poterne applicare la quantità corretta (a spanne) ci vogliono otto passaggi, quindi un singolo passaggio non serve a molto: bisogna fare avanti e in dietro sulla singola parte interessata per otto volte almeno. L’ideale sarebbe mettere la protezione solare 50+ su tutto il corpo, tatuaggi e cicatrici comprese e poi, volendo, usare lo stick per le riapplicazioni durante la giornata o per applicare il solare sulle palpebre in modo da ridurre il rischio che la protezione finisca negli occhi facendoli bruciare”.

Cicatrici

“Per quanto riguarda le cicatrici bisogna considerare la loro età. Diciamo che una volta che la cicatrice è chiusa e la pelle si è ricostituita, la cicatrice vive un periodo di trasformazione che dura un paio d’anni: all’inizio è rossa e poi diventa bianca. Nel periodo in cui è più giovane e più rossa è importantissimo proteggerla molto bene, sempre con la crema 50+, oppure lo stick passato almeno 8 volte. Quando poi si sarà “assestata”, e sarà diventata bianca potrà essere trattata come il resto del corpo”.

Pelle scura

“Non è vero che una persona con la pelle più scura deve proteggersi di meno; è vero che si ustiona meno facilmente, ma i danni solari tipo rughe, macchie, tumori della pelle sono gli stessi che subiscono le pelli più chiare. A queste pelli può venire più difficilmente un eritema, ma è forse uno fra i problemi minori. Va detto poi che con le pelli più scure diventa anche più difficile individuare e riconoscere eventuali anomalie che potrebbero sorgere, portando così a diagnosi tardive, quindi a maggior ragione è importante proteggersi e correre dal dermatologo non appena si nota qualcosa di strano”

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