"Abbiamo dimostrato che si può utilizzare per un trapianto cardiaco un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti", ha affermato Gino Gerosa, direttore del reparto di cardiochirurgia dell'azienda ospedaliera di Padova. Il cuore del donatore è stato riperfuso, valutandone la funzionalità, quindi è stato dato il via all'iter del trapianto
A Padova è stato eseguito il primo trapianto di cuore di un organo che aveva cessato ogni attività elettrica da 20 minuti. "Per primi al mondo abbiamo dimostrato che si può utilizzare per un trapianto cardiaco un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti", ha affermato Gino Gerosa, direttore di cardiochirurgia dell'azienda ospedaliera di Padova, che ha compiuto l'operazione l'11 maggio con la collaborazione del reparto di Anestesia e Rianimazione di Treviso guidato da Paolo Zanatta.
L'intervento
In passato era accaduto che fossero stati eseguiti trapianti con cuore "fermo" da pochi minuti. Ma la legge italiana, in questi casi, prescrive che il prelievo da cadavere possa avvenire solo quando il cuore ha cessato l'attività da almeno 20 minuti. In questo caso, il donatore era un uomo colpito da "morte cardiaca", con contestuali e irreversibili danni cerebrali tali da rendere vano ogni accanimento terapeutico. L'uomo era potenzialmente compatibile con il 46enne padovano, cardiopatico congenito con due interventi alle spalle, in lista per un trapianto dal 2020. Dopo lo stop, il cuore del donatore è stato riperfuso, valutandone la funzionalità, quindi è stato dato il via all'iter del trapianto. "Questo risultato straordinario potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti, in un arco di tempo relativamente breve", ha spiegato Gerosa.
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Zaia: "Si apre una nuova pagina sul fronte del trapianto di cuore"
L'importanza dell'intervento è stata sottolineata, nella conferenza stampa di annuncio, anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "Si tratta di una notizia emozionante - ha sottolineato Zaia - si apre una nuova pagina di storia sul fronte del trapianto di cuore, risultato di un lavoro di squadra eccezionale portato avanti dalla sanità veneta e da questi medici professionisti di grandissimo spessore".