Sanità, Nord batte Sud 10-1 sulle prestazioni nel 2022: i dati Agenas
Il sistema dell’assistenza scricchiola per i problemi economici e di personale e il governo decide di far scendere ancora il valore della spesa sanitaria rispetto al Pil. Le Regioni viaggiano ognuna per conto proprio

La sanità non è uguale per tutti. E le adesso cose vanno peggio. Mentre il sistema dell’assistenza scricchiola per i problemi economici e di personale e il governo decide di far scendere ancora il valore della spesa sanitaria rispetto al Pil, le Regioni viaggiano ognuna per conto proprio
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In Emilia-Romagna il sistema pubblico fa quasi 10 ecografie all’addome ogni 100 abitanti in un anno (il 2022) mentre in Calabria il dato scende a 3,1. Come riporta La Repubblica, significa che da una parte i pazienti si sottopongono a troppi accertamenti (rischio inappropriatezza) e dall’altra vengono visti poco

Se si guarda a chi lavora meno, c'è un ulteriore distinguo. In certe realtà del Sud può esserci effettivamente un’offerta pubblica inferiore rispetto al Centro-Nord. Altrove invece i dati contenuti significano un’altra cosa: che le persone scelgono il privato. Come nel Lazio, dove accanto alle 3,5 ecografie all’addome fatte nel pubblico ce ne sono sicuramente tante altre svolte a pagamento. Stesso discorso potrebbe valere per la Sicilia (4,1)

A raccogliere i numeri è stata Agenas, l’agenzia sanitaria nazionale delle Regioni che ha preso in considerazione 10 prestazioni specialistiche e ha visto, appunto, quante ne sono state fatte nelle varie realtà locali in rapporto agli abitanti. Tra l’altro il lavoro delle strutture pubbliche e convenzionate anche nel 2022 è stato inferiore al 2019, cioè all’anno prima del Covid

Numeri alla mano, le ecografie addominali sono state il 10% in meno, le prime visite neurologiche il 13%, quelle oculistiche addirittura il 24%, e qui probabilmente ha pesato molto il privato

Riguardo all’andamento nelle Regioni di altre prestazioni, le risonanze muscoloscheletriche, uno degli esami considerato dai radiologi a maggior rischio di inappropriatezza, sono state 1,3 per 100 abitanti in Sicilia e 3,5 in Emilia-Romagna, che si conferma la Regione dove si fanno più prestazioni. Tutte necessarie? Il dubbio c'è: in realtà come Piemonte, Lombardia e Toscana si resta intorno a 2

Invece, l’elettrocardiogramma è un test che spesso viene eseguito non da solo ma all’interno di una visita cardiologica. Comunque sia, anche in questo caso ci sono enormi differenze. La media italiana è di 6,7 esami per 100 abitanti ma in Emilia-Romagna si superano i 10 test e in Liguria e nelle Marche si resta sotto 2. Però, meno differenze nelle prime visite neurologiche. Rispetto a una media di 1,6, si va dallo 0,8 di Bolzano al 2,5 della solita Emilia-Romagna, in questo caso quasi appaiata da Basilicata e Liguria