Giorgia Cirulli, personal trainer e imprenditrice: "Così sono rinata con la stomia"

Salute e Benessere

Giorgia Cirulli convive con la stomia e un sacchetto sulla pancia. A Voice racconta come ha accettato e superato la diagnosi della malattia. "Dopo l'operazione - racconta - ho cercato di dare un significato di gentilezza a un corpo comunque deturpato. Mi sono impegnata per riportare il mio corpo a essere abile nel sostenere davvero i pesi della vita". Da qui l'idea imprenditoriale

ascolta articolo

Giorgia Cirulli convive con la stomia e un sacchetto sulla pancia ma questo non le impedisce di essere una personal trainer con la missione di ridare dignità a corpi "deturpati" dalla malattia. "Ho cercato - racconta a Voice su Sky TG24 - di trovare un decoro anche nel sentirmi poco accettata, poco inclusa da una società che ancora non riconosce il disabile se non è visibile." "L'intervento - spiega - per me è stato davvero un aprire gli occhi alla vita, ascoltando i miei tempi, facendo davvero quello che desideravo e ho compreso di essere una persona forte nonostante le battute d'arresto." 

La storia di Giorgia

Giorgia, 39 anni, si occupa di allenamento femminile e ginnastica posturale e vive in provincia di Monza Brianza. "All’età di 30 anni mi è stata diagnosticata la rettocolite ulcerosa. È una malattia infiammatoria cronica intestinale che non ha guarigione. Attualmente in Italia siamo oltre 250.000 pazienti che vivono questa condizione ed è un numero destinato a salire, così come il morbo di Crohn. Io mi sono accorta da un giorno all'altro di avere dei sintomi molto particolari", spiega, "e nel giro di tre mesi mi è stata diagnosticata la malattia che era già a uno stadio abbastanza grave". "Inizialmente non accettavo l'idea di convivere con una malattia che fosse per sempre. Non accettavo davvero di dirmi di essere malata", spiega.

L'intervento

Nel 2021 "ormai nessun tipo di farmaco mi faceva più effetto" e "ho dovuto subire ed in maniera urgente una colectomia totale. Questo significa che mi hanno asportato definitivamente il colon, che chiaramente non è un organo che si può trapiantare quindi io ad oggi vivo con una stomia sulla pancia e vuol dire che ho un sacchetto, un dispositivo medico attaccato sulla mia pancia che contiene all'interno un pezzo del mio intestino tenue, che scarica gli effluenti, insomma il mio materiale enterico", spiega Giorgia. "Ma questo - sottolinea - mi ha permesso di essere in vita oggi, mi ha salvato la vita questo dispositivo, questo intervento e attualmente non ho più la rettocolite ulcerosa".

La rinascita

Dopo l'operazione "Ho cercato di dare un significato di gentilezza a un corpo comunque deturpato. L'intervento per me è stato davvero un aprire gli occhi alla vita, un rinascere di me stessa, ascoltando i miei tempi, facendo davvero quello che desideravo e ho compreso di essere una persona forte nonostante tutte queste battute d'arresto. Mi sono impegnata per riportare il mio corpo ad essere abile nel sostenere davvero i pesi della vita". Da qui nasce un'idea imprenditoriale: "Costruire una lingerie intima adatta alle persone che vivono in questa condizione per sentirsi a proprio agio nella propria sessualità". "Per me la femminilità e la sensualità sono molto importanti e ho deciso di creare un intimo che coprisse questo sacchetto", spiega.

"Alla Giorgia di 10 anni fa - racconta - direi che non le verrà restituito il tempo sprecato nella vita perché mi sono accorta parecchie volte di aver sprecato tempo nel rincorrere una versione di me che non mi apparteneva realmente. E quindi la Giorgia di 10 anni fa si dovrà abituare al fatto di non poter essere perfetta e che proprio nell'imperfezione sarà capace di costruire un futuro ancora più aderente davvero alla sua personalità".

 

Salute e benessere: Più letti