I deceduti sono stati 244, con una variazione di -18,4% rispetto alla settimana precedente. I tamponi effettuati sono stati 506.295 (-5,6%)
Torna a salire dopo oltre due mesi, seppure di poco, la curva dei casi Covid in Italia facendo registrare +3,8% di contagi. In calo invece i decessi. (LO SPECIALE SUL COVID - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
I dati sul Covid in Italia
Secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute, nella settimana 17-23 febbraio si registrano 29.443 nuovi casi positivi, la settimana precedente erano stati 28.354. I deceduti sono stati 244, con una variazione di -18,4% rispetto alla settimana precedente (299). Sono stati eseguiti 506.295 tamponi con una variazione di -5,6% rispetto alla settimana precedente (536.080). In leggero aumento il tasso di positività che passa al 5,8% con una variazione di +0,5 punti percentuali rispetto alla settimana precedente (5,3%).
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I dati dell'ISS
Risulta invece stabile l'incidenza settimanale dei casi Covid in Italia: 50 ogni 100.000 abitanti (17-23 febbraio) contro i 48 del periodo precedente (10-16 febbraio). Lo sottolinea il report Covid con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. Nel periodo 1-14 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici "è stato pari a 0,91 (intervallo 0,84-1,01), in aumento rispetto alla settimana precedente ma sotto la soglia epidemica", si legge nel report. "L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in lieve aumento ma rimane sotto la soglia epidemica: Rt=0,93 (0,88-0,98) al 14 febbraio contro Rt=0,91 (0,86-0,95) al 7 febbraio". Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è in calo all'1,3% (rilevazione al 23 febbraio) contro l'1,6% del periodo precedente (16 febbraio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale leggermente al 5,2% (rilevazione al 23 febbraio) contro il 5% del 16 febbraio.
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Quattro regioni a rischio alto
Quattro regioni sono classificate a rischio alto per molteplici allerte di resilienza ai sensi del DM del 30 aprile 2020: si tratta di Basilicata, Liguria, Marche e Puglia. La scorsa settimana nessuna regione era a rischio alto. Dieci sono a rischio moderato e sette classificate a rischio basso. Quattordici Regioni/Province Autonome riportano almeno una allerta di resilienza, sei riportano molteplici allerte di resilienza. A rischio moderato Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, PA/Bolzano, Sardegna, Toscana e Umbria.