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Demenza frontotemporale, sintomi e cura della malattia di Bruce Willis

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Al celebre attore, dopo l'afasia, è stata diagnosticata anche la demenza frontotemporale. Scopriamo quali sono i sintomi, e le possibili cure, di questa malattia neurodegenerativa

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Lo ha annunciato la moglie Emma Heming attraverso un post su Instagram, il celebre attore Bruce Willis, al quale lo scorso anno era stata diagnosticata l'afasia, soffre anche di demenza frontotemporale, una malattia neurodegenerativa che colpisce l'encefalo.

Che cos'è la demenza frontotemporale

Un aumento progressivo del deterioramento dei neuroni, nello specifico quelli situati nei lobi frontali e temporalo del cervello, è la principale causa della demenza frontotemporale. Queste zone sono quelle deputate al controllo del linguaggio, del movimento e della capacità di pensiero, così chi soffre di questa patologia avrà difficoltà nel parlare, amnesie e faticherà a mantenere l'equilibrio.

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Una diagnosi complessa

Non è affatto semplice una diagnosi della demenza frontotemporale, altre patologie infatti hanno simili sintomi e manifestazioni. Per arrivare a una corretta diagnosi occorre seguire un iter accurato, che consiste inizialmente dell'esame dei comportamenti e sintomi dell'individuo, attuando una valutazione neurologica e analizzando se, nel caso, la persona non assuma farmaci che possano avere effetti collaterali. Infine, oltre ad un esame del sangue, sarà necessaria probabilmente una TAC o una risonanza magnetica del cervello, che permetta di stabilire lo stato dei lobi frontali e temporali.

Demenza frontotemporale, possibili cure e prevenzione

Trattandosi di una malattia neurodegenerativa, non è possibile guarire dalla demenza frontotemporale, si può tuttavia rallentarne la progressione, e alleviare i sintomi. Il percorso terapeutico prevede l'utilizzo di alcuni farmaci antidepressivi e antipsicotici, ma è chiaramente fondamentale che l'individuo sia stimolato: sia da un punto di vista cognitivo, ma anche fisico, per rallentare il più possibile l'incedere della malattia. Queste abitudini sono infatti i principali antidoti alla patologia, un cervello allenato e un corpo in forma rimangono i migliori alleati per prevenire la demenza frontotemporale.

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