Aids, verso primo vaccino: "Obiettivi raggiunti da test di fase uno"

Salute e Benessere

Sono stati recentemente pubblicati su Science i risultati della sperimentazione clinica del primo candidato vaccino a base di mRna contro l'Hiv. Il preparato nello studio clinico di fase uno ha indotto una risposta immunitaria nel 97% dei pazienti

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Primo passo avanti concreto verso un vaccino contro l'Hiv in oltre 30 anni di ricerche. Sono stati recentemente pubblicati su Science i risultati della sperimentazione clinica del primo candidato vaccino a base di mRna contro l'Aids. Il preparato, messo a punto da Iavi (International Aids Vaccine Initiative), l'organizzazione no profit sostenuta dalla Rackefeller Foundation, nello studio clinico di fase uno ha indotto una risposta immunitaria nel 97% dei pazienti.
"L'obiettivo generale dello studio Iavi G001 era determinare se l'antigene del vaccino avesse un profilo di sicurezza accettabile e potesse indurre risposte da cellule B  precursori anticorpali ampiamente neutralizzanti. Entrambi questi obiettivi sono stati raggiunti", ha riferito, in un'intervista all'Agi, Angela Lombardo, ricercatrice all'Iavi.

Lo studio nel dettaglio

"Abbiamo specificato in anticipo alcune proprietà molecolari degli anticorpi che volevamo suscitare e i risultati di questo studio mostrano che il nostro antigene del
vaccino contro l'Hiv ha costantemente indotto proprio quei tipi di anticorpi", ha aggiunto.
Nel corso dello studio, come spiegato dalla ricercatrice, è stata utilizzata una strategia, nota come "targeting della linea germinale, che potrebbe produrre bnAb in grado di proteggere dall'Hiv". "Il primo passo del targeting della linea germinale - ha aggiunto - prevede la stimolazione delle rare cellule immunitarie, note come cellule B precursori di bnAb, che possono eventualmente evolversi nelle cellule che producono i bnAb necessari per bloccare l'Hiv". Per compiere questo primo passo, il team di ricerca ha progettato una molecola personalizzata, nota come immunogeno, in grado di innescare il sistema immunitario e di suscitare risposte da queste rare cellule precursori di bnAb. "Il 97% dei destinatari del vaccino ha sviluppato la risposta immunitaria desiderata", ha riferito Lombardo. Secondo i ricercatori, questa strategia di progettazione del vaccino sarà essenziale per realizzare un vaccino contro l'Hiv e potrebbe aprire la strada allo sviluppo di vaccini per altri patogeni difficili. Tuttavia, ha avvertito la ricercatrice, "anche con questa prova di concetto, c'è ancora molta strada da fare per sviluppare un efficace vaccino contro l'Hiv".

Prossimi obiettivi

Sono in cantiere altri progetti analoghi. "Con questi dati promettenti in mano che abbracciano sia la sicurezza che le risposte immunitarie si continuerà a progettare immunogeni potenzianti che potrebbero eventualmente indurre i bnAb desiderati e fornire protezione contro il virus. Questi  risultati arrivano anche poco dopo due ulteriori studi pubblicati su Immunity nel settembre 2022, che hanno contribuito a convalidare l'approccio mirato alla linea germinale per la vaccinazione contro l'Hiv", ha spiegato la ricercatrice. Inoltre, ha sottolineato Lombardo, "Iavi, Scripps Research e Niaid stanno collaborando con la società di biotecnologie moderna per sviluppare e testare la consegna dell'mRna degli antigeni del vaccino contro l'Hiv". "L'uso della tecnologia dell'mRna potrebbe accelerare significativamente il ritmo dello sviluppo del vaccino contro l'Hiv in quanto consente una produzione più rapida del materiale della sperimentazione clinica. Alla fine, l'obiettivo è un regime vaccinale in più fasi con l'obiettivo di suscitare diversi tipi di bnAbs", ha concluso.

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