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Covid Cina, un nuovo piano per accelerare le vaccinazioni tra gli anziani

Salute e Benessere
©Ansa

La Cina ha annunciato un nuovo piano per accelerare le vaccinazioni anti-Covid, e aumentare la copertura tra gli anziani. La Commissione sanitaria nazionale ha riferito di voler rafforzare la protezione anche tra le persone di 60-79 anni

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Nel mezzo delle proteste che stanno scuotendo il Paese, la Cina ha annunciato un nuovo piano per accelerare le vaccinazioni anti-Covid, e aumentare la copertura tra gli anziani. Infatti, nonostante da quasi 3 anni venga perseguita una politica 'zero-Covid', la percentuale di persone che hanno ricevuto il vaccino è ancora molto bassa. In particolare, il nuovo piano punta ad aumentare la copertura tra gli anziani con più di 80 anni. 

L’annuncio della Cina

 

Tuttavia la Commissione sanitaria nazionale, durante la conferenza stampa settimanale, ha annunciato di voler rafforzare la protezione anche tra le persone che hanno tra i 60 e i 79 anni. La responsabilità di questa missione è stata affidata ai funzionari locali, che dovranno convincere gli anziani a sottoporsi ai vaccini, in una gestione che sarà sostenuta dall’elaborazione dei big data. Questo nel mentre che le forze di sicurezza cinesi hanno riempito le strade di Pechino e Shanghai in seguito agli appelli online per un'altra notte di proteste per chiedere libertà politiche e la fine dei lockdown anti-Covid. La polizia ha presidiato i luoghi della protesta, eretto barriere, compiuto arresti, effettuato controlli anche sulla configurazione di app e Vpn e nelle zone indicate su Telegram come possibili luoghi di incontro per nuove manifestazioni. Ad aver acceso la miccia alle manifestazioni, è stato l’incendio mortale verificatosi la scorsa settimana a Urumqi: in molti, infatti, incolpano i lockdown anti-Covid di aver ostacolato le operazioni di soccorso.

approfondimento

Covid Cina, registrati 31 mila casi: record da inizio pandemia

Il Covid in Italia

 

In Italia, secondo il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana 18-24 novembre, è stato registrato un rialzo dei contagi da Covid-19 e dei ricoveri ordinari con positività al coronavirus Sars-CoV-2. Mentre risultano in aumento anche i decessi, restano sostanzialmente stabili le terapie intensive. "I dati confermano la diffusa ripresa della circolazione virale che rimane nettamente sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi fai da te e che comincia a ripercuotersi in particolare sui ricoveri in area medica. A fronte di un virus che rialza la testa, continuano a scendere le somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili, lasciando scoperte quasi 3 persone su 4", ha riferito il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta, che ritiene "inspiegabile la scelta del Ministero della Salute di attendere sino al 1 dicembre per avviare il piano comunicativo sulla campagna vaccinale".