Global Mental Health Summit, Speranza: "Pandemia e guerra peggiorano salute mentale"

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Le parole del ministro della Salute, intervenuto al quarto Global Mental Health Summit attualmente in corso a Roma: "Non c'è salute senza salute mentale"

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"La pandemia Covid ha avuto un impatto sulla salute mentale, aumentando le condizioni problematiche del 25% rispetto al pre-pandemia, colpendo un milione di persone in più. La guerra in Ucraina, con migliaia di vittime e milioni rifugiati, sta avendo un impatto terribile sulla salute mentale in questo Paese, ma sta anche aumentando, nella nostra società, ansia e stress connesse anche alle incertezze economiche e all'aumento del costo della vita", queste le parole di Roberto Speranza, ministro della Salute, intervenuto al Global Mental Health Summit, attualmente in corso a Roma. 

Le dichiarazioni della Sereni

 

Al Summit è intervenuta anche la vice ministra degli Esteri, Marina Sereni. "Circa una persona su otto nel mondo vive con un disturbo mentale. L'ansia e i disturbi depressivi sono aumentati di oltre il 25% durante il primo anno della pandemia, aggiungendosi a quasi un miliardo di persone che già vivevano con un disturbo di questo tipo. I problemi connessi alla salute mentale sono in aumento in tutto il mondo e incidono in tutti gli ambiti della vita", ha sottolineato Sereni. "Tra molti gruppi vulnerabili della popolazione, ad esempio gli adolescenti, aumentano alcuni comportamenti a rischio, come tentativi di suicidio e abuso di sostanze, soprattutto a causa della pandemia di Covid-19, senza contare gli effetti sulla salute mentale causati dai conflitti o dalle crisi umanitarie prolungate". La vice ministra ha anche ricordato l’impegno della Cooperazione Italiana, attualmente attiva con diversi progetti in America Latina, Africa e Medio Oriente finalizzati a erogare servizi per la salute mentale. "In prospettiva molto deve essere ancora fatto in termini di politiche, finanziamenti e formazione", ha aggiunto. Sereni ha ricordato che nel 2022 l’Italia ha raddoppiato i finanziamenti al Programma dell'Oms Salute e Migranti, cui scopo è quello di fornire assistenza alle persone che migrano dal Paese d’origine. 

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Il Global Mental Health Summit

Dopo Londra, Amsterdam e Parigi, è previsto a Roma nelle giornate di giovedì 13 e venerdì 14 ottobre, il Global Mental Health Summit, che punta a valorizzare il ruolo del nostro Paese nella salute mentale di comunità, in Italia e nel mondo. In collaborazione con l’Oms e l'Istituto Superiore di Sanità, organizzato dal ministero della Salute, il Gmhs vuole sensibilizzare alla tematica della salute mentale, per incrementare la consapevolezza e l’impegno sia a livello politico, che nella società civile. Sempre più si discute dell’importanza della salute mentale, in particolar modo a seguito delle recenti crisi sanitarie e umanitarie, ma appare necessario attuare politiche nazionali che promuovano sistemi efficaci, inclusivi e capaci di tutelare i diritti. I temi principali di quest’edizione puntano a ribadire la centralità dell’approccio comunitario alla salute mentale, e il coinvolgimento dei diretti interessati - e delle loro famiglie - nel processo di cura e recupero. Prevenzione e intervento mirato sono la chiave per cogliere, e rispondere, alle esigenze delle persone, sempre più in aumento. Come ricordato da Speranza al termine del suo intervento: “Non c'è salute senza salute mentale, e la salute mentale è una componente essenziale della ripresa economica e della risposta alla crisi”.

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