Lo precisano ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Istituto superiore di sanità in una Circolare, dove raccomandano prioritariamente l'utilizzo dei vaccini a m-Rna bivalenti come seconda dose di richiamo a favore degli over60 e dei soggetti con elevata fragilità
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"Tenuto conto dell'indicazione di utilizzo autorizzata da Ema e Aifa", i vaccini bivalenti anti-Covid aggiornati anche per fornire una protezione contro le sottovarianti Omicron 1 e Omicron 4-5, "potranno essere resi disponibili, su richiesta dell'interessato, come seconda dose di richiamo per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni". È quanto riporta una Circolare sulle indicazioni di utilizzo dei vaccini anti-Covid a m-Rna bivalenti, redatta dal ministero della Salute, dal Consiglio superiore di sanità, dall'Agenzia italiana del farmaco e dall'Istituto superiore di sanità. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
"Priorità a over60 e fragili"
In particolare, il documento raccomanda di utilizzare le formulazioni di vaccini anti-Covid a m-RNA bivalenti con priorità "come seconda dose di richiamo a favore di tutte le persone dai 60 anni in su, delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti-preesistenti dai 12 anni in su, degli operatori sanitari, degli ospiti e operatori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa". Ma anche "come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall'ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest'ultima". L'utilizzo delle formulazioni di vaccini a m-RNA bivalenti è, inoltre, raccomandato prioritariamente "come prima dose di richiamo, nelle modalità e tempistiche previste per la stessa, a favore dei soggetti dai 12 anni in su che non l'abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario".
"Non c'è differenza uso per vaccini bivalenti"
Nella Circolare viene, inoltre, riferito che, come precisato dalla Cts di Aifa, "al momento, non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia COVID-19. Le raccomandazioni sull'utilizzo della formulazione original/omicron BA.1 vengono, quindi, estese anche alla formulazione original/BA.4-5, senza alcuna distinzione".