In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, Cina: approvato il primo vaccino inalabile al mondo

Salute e Benessere

Prodotto dal gruppo farmaceutico CanSino Biologics, il vaccino potrà essere somministrato con un semplice nebulizzatore, senza quindi ricorrere all’uso dell’ago

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato

 

Approvato il primo vaccino inalabile al mondo. Arriva dalla Cina ed è stato prodotto dal gruppo farmaceutico CanSino Biologics. Dopo l’autorizzazione dell’Amministrazione Nazionale per i Farmaci cinese, il nuovo vaccino è pronto per essere utilizzato. Non è ancora stato comunicato quando sarà disponibile sul mercato.

Il nuovo vaccino cinese

Da somministrare con un semplice nebulizzatore, e senza quindi ricorrere all’uso dell’ago, il nuovo vaccino potrà essere conservato molto più facilmente, fanno sapere dalla società. La notizia, diffusa nella giornata di lunedì 5 settembre, è stata resa nota dal gruppo farmaceutico di Tianjin in una nota alla Borsa di Hong Kong, provocando un rialzo delle azioni del gruppo pari al 14%, titoli stabilizzatisi in chiusura al +7,1%. Il nuovo vaccino, utilizzato come richiamo d’emergenza, è il primo siero inalabile al mondo ad avere ottenuto un'approvazione da parte delle autorità sanitarie. Secondo quando riportato dal Global Times di Pechino, anche il gruppo Sinovac sarebbe vicino all’approvazione per l'uso di emergenza di un nuovo vaccino in grado di contrastare Omicron.

 

I vaccini nel resto del mondo

Finora in Cina sono stati prodotti otto vaccini, tutti iniettabili. Diversamente, non sono stati approvati i vaccini stranieri che utilizzano la tecnologia mRNA, riconosciuta come più efficace per combattere il virus rispetto quella utilizzata nei vaccini tradizionali. Sull’onda cinese, anche negli Stati Uniti, in Canada e a Cuba si stanno sperimentando vaccini inalabili. 

 

A due anni abbondanti dall’inizio della pandemia, la Cina rimane l’unica potenza al mondo a mantenere politiche restrittive contro la diffusione del Covid. A Chengdu, 21 milioni di abitanti, è stata annunciata nella scorsa settimana la ‘gestione chiusa’ della città. A Shenzhen, invece, sollevata dal lockdown per tutti i residenti, misure per contrastare la diffusione della pandemia sono state estese a diversi distretti della metropoli. Nonostante siano oltre 3,4 miliardi le dosi di vaccino somministrate, sono oltre 65 milioni le persone ancora coinvolte in dure forme di lockdown. Quando tutto questo finirà non è dato saperlo, ma quello che si nota è che molti cittadini, in varie parti della Cina, non reggono più determinate misure contenitive.

approfondimento

Covid, maxi-studio conferma: vaccini a mRna sicuri in gravidanza