Covid, Ema-Ecdc: nuovi vaccini coprono Omicron e Centaurus

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Raccomandazioni arrivano per i più fragili: “Importante vaccinare persone di età pari o superiore a 60 anni, immunocompromessi e donne in gravidanza”

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L’Agenzia europea del farmaco Ema e l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, hanno rilasciato - nella giornata di martedì 6 settembre - una dichiarazione congiunta per dare ulteriori indicazioni e raccomandazioni rispetto l’uso dei vaccini adatti per le varianti Omicron e Centaurus. Secondo le due Istituzioni, infatti, i nuovi booster coprirebbero entrambi i ceppi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICHE DEI CONTAGI)

Cosa dicono le dichiarazioni

"Ulteriori adattamenti della composizione dei vaccini Covid sono inevitabili per affrontare le varianti circolanti esistenti e future. Dati preliminari indicano che la risposta immunitaria indotta dai vaccini adattati a Omicron BA.1”- , appena approvati in Ue, - “va oltre i ceppi selezionati per essere inclusi nella composizione del vaccino, e copre altre sottovarianti di Omicron, come BA.2 (Omicron 2), BA.2.75 (chiamata anche Centaurus) e BA.5 (Omicron 5)”, che attualmente sta circolando più degli altri. “Oltre ai due vaccini aggiornati autorizzati, che mirano alla sottovariante Omicron BA.1 e al ceppo originale di Sars-CoV-2, l'Ema sta valutando un vaccino adattato per coprire il ceppo originale e le sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5. Ci sono anche revisioni in corso per i vaccini che includono il ceppo Beta del virus. Se autorizzati, questi vaccini estenderanno ulteriormente le opzioni per le vaccinazioni” nell’area, fanno sapere i due enti.

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Priorità ai fragili

Altro punto sottolineato in questa dichiarazione è l’importanza - ancora una volta - di vaccinare i più fragili, ovvero gli over 60, gli immunodepressi, le donne incinte e persone con altre patologie gravi. “Sebbene i primi due vaccini anti-Covid adattati" - e già autorizzati in Ue - “abbiano ricevuto il via libera per l'uso in persone di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro Covid, si consiglia che questi richiami siano diretti in via prioritaria alle persone che sono più a rischio di progredire verso una malattia grave a causa di determinati fattori di rischio. Ciò include: persone di età pari o superiore a 60 anni, immunocompromessi e altre persone fragili (a partire dai 12 anni di età) con patologie di base che espongono a maggior rischio e donne in gravidanza”, hanno specificato Ema e Ecdc. Per concludere, i due enti europei hanno ribadito l’importanza della vaccinazione per tutto il comparto sanitario. “Dovrebbe essere data priorità agli ospiti e al personale delle case di riposo a lungo termine. Anche gli operatori sanitari possono essere presi in considerazione per via della loro maggiore esposizione in caso di future nuove ondate di Sars-CoV-2 e del loro ruolo chiave per il buon funzionamento dei sistemi sanitari”, hanno concluso.

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