Un grammo di sale in meno al giorno per proteggere il cuore: lo studio

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Lo ha riferito Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia, in apertura del congresso della Società Europea di Cardiologia, in corso a Barcellona, citando i risultati di un nuovo studio condotto in Cina dalla Queen Mary University of London

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L'assunzione media giornaliera di sale nella popolazione italiana è quasi il doppio rispetto a quella raccomandata dalle linee guida della Società Europea di Cardiologia: 9,5 grammi al giorno rispetto ai 5 grammi consigliati. "Ma basta anche un solo grammo di sale in meno al dì per trarre grandi benefici e salvaguardare la salute del cuore". Lo ha dichiarato Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sin), in occasione dell'apertura del congresso della Società Europea di Cardiologia, in corso a Barcellona, citando i risultati di un nuovo studio condotto in Cina dalla Queen Mary University of London.

 

I risultati dello studio

Nello specifico, i risultati della ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista specializzata BMJ Nutrition Prevention & Health suggeriscono che riducendo l'assunzione di sale di un solo grammo al giorno sarebbe possibile abbassare i livelli della pressione arteriosa sistolica in media di circa 1,2 mmHg. Secondo il team di ricerca, mantenendo questa abitudine, in Cina (dove il consumo medio di sodio è 11 grammi giornalieri) entro il 2030 si potrebbero evitare circa 9 milioni di ictus e infarti, 4 milioni dei quali risulterebbero fatali. Cifra che sale a 13 milioni entro il 2040.

Altri numeri

In base alle stime dei ricercatori, inoltre, se si raggiungesse l'obiettivo dell'Organizzazione mondiale della sanità di abbassare il consumo di sale di 3,2 grammi al giorno entro il 2025, si potrebbero prevenire circa 14 milioni di casi di ictus e malattie cardiache. "Il sale è una parte importante della nostra dieta. Questo minerale si trova naturalmente in alcuni alimenti e in grandi quantità nei cibi trasformati. La sua assunzione aiuta a bilanciare i livelli di liquidi nel corpo, ma l'organismo ne richiede appena una piccola quantità per condurre gli impulsi nervosi, contrarre e rilassare i muscoli e mantenere il corretto equilibrio di acqua e minerali", ha spiegato Indolfi. Un suo consumo eccessivo è correlato generalmente all'ipertensione e all'aumento dei fattori di rischio cardiovascolari, che a loro volta portano ad aterosclerosi, malattie cardiache e ictus. "Anche in Italia una piccola riduzione del sale consentirebbe grandi benefici, tenuto conto che nel nostro Paese le malattie cardiache continuano ad essere la principale causa di morte con 240mila decessi ogni anno", ha concluso il presidente della Società Italiana di Cardiologia.

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