Vaiolo delle scimmie, Kyriakides: “Sono preoccupata”. Altre 54mila dosi di vaccino per Ue
Salute e BenessereLa Commissaria Ue alla salute ha dichiarato che il numero dei contagi ha superato quota 7.000, “un aumento di quasi il 50% rispetto a una settimana fa”
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Continuano ad aumentare i casi di vaiolo delle scimmie nell’Unione europea. Come riferito da Stella Kyriakides, la Commissaria Ue alla salute, il numero dei contagi ha superato quota 7.000, “un aumento di quasi il 50% rispetto a una settimana fa”. Di fronte a questo trend, Kyriakides non ha nascosto la propria preoccupazione. Ha però ricordato che l’Ue ha “reagito rapidamente” e che sono già state consegnate “circa 25mila dosi (di vaccino, ndr) a sei Stati membri”. La Commissaria Ue alla salute ha poi sottolineato che il numero di dosi acquistate attraverso l’Autorità europea per la risposta all’emergenza sanitaria ha superato le 160mila unità “per rispondere prontamente alla progressione della diffusione di questo virus”.
L’Ue si è assicurata 54.530 dosi di vaccino in più
Nel frattempo, la Commissione europea ha dichiarato che l’Ue si è assicurata altre 54.530 dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, portando il numero totale a 163.620. L’acquisto è stato finalizzato dall’Autorità per la preparazione e al risposta sanitaria (Hera). Le consegne dei vaccini “continueranno a essere effettuate nelle prossime settimane e mesi e per tutto il resto dell’anno”, si legge in una nota dell’esecutivo Ue. Le consegne agli Stati membri andranno avanti in base al numero dei casi di vaiolo delle scimmie segnalati.
Che cos’è il vaiolo delle scimmie?
Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale diffusa soprattutto nei Paesi dell’Africa centrale e occidentale. Nonostante il nome che porta, gli animali che tendono a diffonderla con maggiore frequenza sono gli scoiattoli, i ratti, i topi e i conigli. Si manifesta con sintomi iniziali come febbre, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena, linfonodi gonfi, brividi e spossatezza. A distanza di pochi giorni possono insorgere anche irritazioni e pustole cutanee, che di solito partono dal volto per poi estendersi ad altre parti del corpo, inclusi i genitali.