Covid, l’Ema esamina due vaccini aggiornati: possibile via libera a settembre

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Lo ha reso noto Emer Cooke, la direttrice dell’Agenzia europea per i medicinali. Ha aggiunto che le autorità dell’Ue stanno lavorando a stretto contatto con l’Oms e i partner internazionali sulle politiche relative ai vaccini adattati”

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Emer Cooke, la direttrice dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), ha annunciato che il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema sta esaminando i dati per due vaccini adattati contro il Covid per un possibile via libera “a settembre”. Ha aggiunto che “le autorità dell’Ue stanno lavorando a stretto contatto con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e i partner internazionali sulle politiche relative ai vaccini adattati”.

Ema ed Ecdc: “In autunno combinare vaccini Covid e influenza

L’Ema, assieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), ha poi invitato tutte le autorità sanitarie pubbliche nazionali a “pianificare ulteriori richiami durante le stagioni autunnali e invernali per le persone a più alto rischio di malattie gravi, possibilmente combinando le vaccinazioni contro il Covid-19 e quelle contro l’influenza”. Le due agenzie hanno aggiunto che “i gruppi consultivi tecnici nazionali per l’immunizzazione (Nitag) prenderanno decisioni nazionali su chi dovrebbe ricevere un secondo richiamo tenendo conto della situazione nei loro Paesi”.

Ema-Ecdc: “Quarta dose agli under 60? Al momento non ci sono prove a favore”

Per quanto riguarda la possibile somministrazione del secondo richiamo agli under 60, l’Ema e l’Ecdc hanno dichiarato che “al momento non ci sono prove chiare a sostegno della somministrazione di una seconda dose di richiamo alle persone di età inferiore ai 60 anni che non sono a maggior rischio di malattia grave”. Inoltre, “non ci sono prove chiare a sostegno della concessione di un secondo richiamo precoce agli operatori sanitari o a coloro che lavorano in case di cura a lungo termine, a meno che non siano ad alto rischio”. Tuttavia, “è probabile che i residenti nelle case di cura a lungo termine siano a rischio di grave malattia e dovrebbero essere presi in considerazione per dosi di richiamo in linea con le raccomandazioni nazionali”.

Cavaleri (Ema): “I vaccini aggiornati forniranno protezione contro il Covid grave”

Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema, ha dichiarato che “i dati sull’efficacia dei vaccini aggiornati rispetto alle sottovarianti Ba.4 e Ba.5 sono ancora parziali, ma varrà la pena utilizzarli in autunno, magari come booster, perché sono stati disegnati per dare una protezione sistemica dalle forme gravi della malattia, quelle che generano ospedalizzazioni e morti. Ma i nuovi antidoti costituiranno una barriera un po’ più efficace anche rispetto alla malattia lieve”. A chi si chiede perché utilizzare dei nuovi vaccini che incorporano la variante Omicron Ba.1 e il ceppo originale di Wuhan, Cavaleri risponde che “i bivalenti offrono un vantaggio rispetto a quelli monovalenti attualmente utilizzati”. Quest’ultimi, tuttavia, non sono da buttare “perché funzionano ancora abbastanza bene contro le formi gravi della malattia, tanto che la Fda e l’Oms invitano a utilizzarli”.

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