Covid, Gimbe: frena discesa contagi, salgono in 22 province

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Sono in diminuzione le terapie intensive (-11,7%), i ricoveri ordinari (-15,2%) e i decessi (-28,3%). È quanto emerge dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, sull'andamento della pandemia

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Nell'ultima settimana è frenata la discesa nazionale dei nuovi casi di Covid (-7,8%), che salgono in 22 province, e sono in diminuzione le terapie intensive (-11,7%), i ricoveri ordinari (-15,2%) e i decessi (-28,3%). È quanto emerge dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sull'andamento della pandemia, riferito alla settimana 1-7 giugno 2022.
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Gimbe: 121.726 nuovi casi in una settimana

Quanto ai nuovi casi, i dati Gimbe evidenziano come siano stati 121.726 i contagi registrati negli ultimi 7 giorni, rispetto ai 131.977 della settimana precedente. Sono in calo anche gli attualmente positivi (628.977 contro 679.394), le persone in isolamento domiciliare (624.416 contro 674.025), i ricoveri con sintomi (4.342 contro 5.121) e le terapie intensive (219 contro 248) e i decessi (392 contro 547).
In particolare, ha sottolineato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, "frena la discesa dei nuovi casi settimanali (-7,8% rispetto alla settimana precedente) che si attestano intorno a quota 122mila con una media giornaliera settimanale di poco superiore ai 17mila casi giornalieri con una curva in fase di plateau e condizionata dal netto calo dell'attività di testing nel lungo ponte del weekend scorso (-17,7% tamponi totali)".
Il monitoraggio evidenzia un lieve incremento percentuale dei nuovi contagi in Veneto (+1%) e Friuli-Venezia Giulia (+1,6%) e una riduzione in tutte le altre Regioni: dal -3% della Sicilia al -32,8% della Valle D'Aosta. Rispetto alla settimana precedente, si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi in 85 Province (dal -0,3% di Parma al -35,2% di Aosta); mentre salgono da 2 a 22 le Province in cui si rileva un aumento (dal +0,4% di Messina, Padova e Roma al +20,2% di Enna), in 7 casi superiore al 10%. Quanto all'incidenza, in nessuna Provincia supera i 500 casi per 100.000 abitanti, attestandosi tra gli 86 casi per 100.000 abitanti di Bergamo e i 374 di Cagliari.

La situazione negli ospedali

Per quanto riguarda l'occupazione negli ospedali, "prosegue il calo del numero dei posti letto occupati da pazienti Covid sia in terapia intensiva (-11,7%) che in area medica (-15,2%)",  ha spiegato Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe.
Al 7 giugno, il monitoraggio rileva che il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 6,7% in area medica (dal 3,5% del Veneto al 16% della Calabria) e del 2,4% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Valle D'Aosta al 5,1% del Molise), con 219 posti letto occupati in area critica e 4.342 in area medica.
"Continuano a diminuire gli ingressi giornalieri in terapia intensiva con una media giornaliera settimanale di 15 ingressi al giorno rispetto ai 20 della settimana precedente", ha sottolineato Mosti.

Vaccini, Gimbe: crollo quarta dose per immunodepressi e fragili

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, il monitoraggio rileva che sono crollate le somministrazioni delle quarte dosi del vaccino anti-Covid: -55,8% per gli immunocompromessi e -56,2% e per gli altri soggetti fragili. Sono, invece, ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6%). I non vaccinati sono 6,86 milioni, di cui 2,86 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. Non hanno ancora ricevuto la terza dose 8,07 milioni di persone, di cui quasi 3 milioni di guariti che non possono riceverla nell'immediato.

Gimbe: "Mascherine ai seggi per evitare focolai"

"In un contesto epidemiologico che conta ancora oltre 600mila positivi, numero peraltro largamente sottostimato, tenendo conto delle incertezze sulla prevalenza della variante BA.5 oltre che del basso numero di anziani e fragili coperti con la quarta dose è prudente continuare ad indossare la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati, indipendentemente dalla decisione del Governo di prolungarne l'uso sui mezzi di trasporto", ha dichiarato Nino Cartabellotta, commentando l'ultimo monitoraggio indipendente. E "va in questa direzione la forte raccomandazione all'uso della mascherina previsto in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie: è fondamentale ridurre al minimo la probabilità di focolai nei seggi, oltre che innalzare il livello di protezione per anziani e fragili, che devono avere la possibilità di esercitare il loro imprescindibile diritto di voto in condizioni di massima sicurezza", ha concluso.

Una veduta interna del pronto soccorso pediatrico dell'ospedale civile di Brescia, 6 aprile 2018. ANSA/ FILIPPO VENEZIA

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