È quanto emerso da uno studio condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani che suggerisce che il vaccino, con ogni probabilità, sta producendo un'immunità di gregge al virus
Negli Stati Uniti, la vaccinazione Hpv ha ridotto del 90% le infezioni da Papilloma virus nelle ragazze a cui è stato somministrato il vaccino. Anche tra le giovani non vaccinate il tasso di infezioni è sceso del 74%. Sono alcuni dei dati emersi da uno studio condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani, che suggerisce che il vaccino, con ogni probabilità, sta producendo un'immunità di gregge al virus.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere la ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista specializzata Annals of Internal Medicine, i Cdc hanno analizzato i dati di una rilevazione nazionale ripetuta periodicamente a partire dal 2003. Nello specifico, dall'analisi è emersa una progressiva diminuzione delle infezioni causate dai 4 ceppi di virus Hpv compresi nella prima formulazione del vaccino, ma non per quelle dovute agli altri ceppi. "Dati recenti indicano la quasi eliminazione del cancro della cervice diagnosticato prima dei 30 anni tra le donne che hanno ricevuto la vaccinazione in tempo", hanno spiegato gli esperti in un editoriale a corredo della ricerca, dichiarandosi tuttavia preoccupati per l'impatto della pandemia da Covid-19. Negli ultimi due anni sono infatti diminuite le coperture per tutte le vaccinazioni e l'Hpv è tra quelle che più ha risentito degli effetti del coronavirus Sars-CoV-2. "Anche se gli adolescenti tornano per le visite di controllo e le vaccinazioni di routine, la necessità di compensare il deficit di vaccinazioni accumulato negli ultimi 2 anni sta creando una minaccia seria e urgente nella prevenzione del cancro: ci potrebbe volere un decennio per riprendersi", hanno avvertito i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani.