Secondo quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute, è in arrivo una seconda tranche di multe indirizzate agli over 50 no vax. Si tratta di altre 600mila multe, che si aggiungono alle prime 600mila del mese scorso, comminate o in arrivo in questi giorni per un totale di 1 milione e 200mila sanzioni finora emesse. E, nelle prossime settimane, sarebbe in arrivo anche una terza tranche
Fino al 15 giugno prossimo resterà in vigore l'obbligo di vaccinazione anti-Covid per insegnanti e personale scolastico, forze dell'ordine e in generale per tutti i cittadini dai 50 anni in su. Chi non si vaccina incorre nella sanzione una tantum di 100 euro e, secondo quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute, è in arrivo una seconda tranche di multe indirizzate proprio agli over 50 inadempienti. Si tratta di altre 600mila multe, che si aggiungono alle prime 600mila del mese scorso e che sarebbero state comminate o sarebbero in arrivo questi giorni, per un totale di 1 milione e 200mila sanzioni emesse. E, nelle prossime settimane, sarebbe in arrivo anche una terza tranche.
Oltre 85mila posizioni da chiarire
Diverse sarebbero state le contestazioni di persone che avrebbero confermato di essersi sottoposte alla vaccinazione nonostante l'arrivo della sanzione. Si tratterebbe di circa 85 milia persone la cui posizione verrà valutata dalle Asl di competenza, come spiega anche un articolo del quotidiano “La Repubblica”. In questi casi si hanno 10 giorni per produrre la documentazione relativa alla vaccinazione dal momento dell’emissione del provvedimento. E, per dimostrare di essere nel giusto, occorre anche comunicare all'Agenzia di riscossione che si sono inviati i documenti all'azienda sanitaria. La legge prevede, in questo senso, che solo chi non era in regola a partire dal primo febbraio, perché non aveva neanche iniziato il ciclo, o comunque, anche dopo quella data non lo ha completato, sia sottoposto alla sanzione.
I motivi dei possibili errori
Perché così tanti errori? Secondo il quotidiano può succedere che le segnalazioni errate partano da chi ha fatto il vaccino all'estero, oppure da chi possiede un'esenzione cartacea che non è stata registrata. Ma risultano anche casi di cittadini che hanno avuto l'infezione, con tampone positivo che però non è stato registrato dalla Asl di competenza. Questo può capitare perché il Ministero alla Salute verifica i dati sul sistema legato alla tessera sanitaria prima di inoltrare l'avviso. Ma se l'azienda sanitaria non ha caricato correttamente i dati o questi non sono stati comunicati correttamente, parte il provvedimento. Non si tratta però esattamente di una multa, ma di una richiesta di dimostrare che si è in regola o che la vaccinazione è stata posticipata per validi motivi. Sarebbero circa 1,7 milioni gli over 50 che non hanno eseguito la vaccinazione ma il dato di coloro che rischiano la sanzione, considerando che la legge chiede di verificare la situazione al primo febbraio, potrebbe essere anche più alto.