Covid, Sileri a Sky TG24: "Mascherine al lavoro? Le terrei per le prossime 2-3 settimane"

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Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. "La decisione verrà presa nelle prossime 24 ore in collegialità e con un'analisi dettagliata della comunità scientifica", ha aggiunto  

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In un'intervista a Timeline su Sky TG24, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha fatto il punto sugli ultimi nodi da sciogliere per la definizione della norma che regolerà l'utilizzo delle mascherine al chiuso in Italia, con la scadenza al 30 aprile di molte delle limitazioni anti-Covid decise dal Governo nei decreti varati nel corso dei mesi. "Ospedali, Rsa e trasporti sono i tre punti fermi per le mascherine al chiuso. In questo momento delicato di transizione del Covid-19, secondo la mia personale opinione, nelle prossime 2-3 settimane le mascherine dovrebbero essere tenute al chiuso anche negli ambienti di lavoro, può aiutarci non poco nella gestione dei ricoveri e delle terapie intensive", ha dichiarato, per poi sottolineare che "la decisione verrà presa nelle prossime 24 ore in collegialità e con un'analisi dettagliata della comunità scientifica". (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Sileri: "Mascherine utili nel limitare circolazione del virus e ricoveri"

 

Dal primo maggio, ha aggiunto Sileri, "abbandoneremo le mascherine per gran parte delle nostre attività, ma sarà necessario, per un periodo di transizione, ancora tenerle in alcuni ambienti, ad esempio negli ospedali, dove non pensiamo assolutamente di abbandonarle, sui trasporti o dove c'è maggior rischio di trasmissione. Laddove ci sono fragilità non possiamo permetterci la circolazione del virus". "Non significa dover passare i prossimi mesi con la mascherina", ha poi puntualizzato il sottosegretario alla Salute. "Credo che per le prossime 2 o 3 settimane, in attesa dell'arrivo della bella stagione, le mascherine possono aiutarci sia in termini di gestione ospedaliera sia nella limitazione della circolazione del virus in determinati ambienti dove c'è sovraffollamento. Oggi che c'è ancora una modestissima circolazione del virus, ma non sufficiente a determinare un calo rapido dei ricoveri", ha aggiunto.

 

"Siamo in un momento delicato, di transizione"

 

Commentando gli ultimi numeri della pandemia in Italia, Sileri ha spiegato che "siamo in un momento delicato, di transizione. Non sprechiamo i sacrifici fatti, per 2 o 3 settimane in più con la mascherina". Quanto alla situazione negli ospedali, il sottosegretario ha sottolineato che "purtroppo siamo ancora intorno ai 400 ricoveri in terapia intensiva e la ragione è prevalentemente legata al fatto che ci sono ancora persone che non hanno fatto il vaccino, ed è chiaro che sono coloro che vanno più facilmente in terapia intensiva. Poi ci sono coloro che non hanno fatto la terza dose, e determinate categorie di fragili" che non rispondono in modo ottimale alla vaccinazione.

 

"A ottobre il virus circolerà di nuovo, cerchiamo di essere pronti"

 

In merito ai possibili scenari futuri della pandemia di Covid-19, Sileri ha commentato: "È chiaro che ad ottobre avremo di nuovo una circolazione del virus, cerchiamo di essere pronti". "Non potrà essere come l'anno scorso perché siamo quasi tutti vaccinati. Ma il sistema immunitario ha bisogno di un personal trainer, che è il vaccino o l'incontro del virus. A ottobre è auspicabile un ulteriore richiamo, in base alle indicazioni della comunità scientifica", ha aggiunto, invitando chi ne è sprovvisto ad effettuare la terza dose di vaccino.

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