Covid, Agenas: “L’occupazione dei reparti passata al 16% in 24 ore”

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Lo hanno rilevato i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, relativi al 25 aprile e pubblicati oggi, 26 aprile. Cinque regioni hanno superato la soglia di allarme del 20%. Si tratta dell’Umbria (34%), della Calabria (27%), dell’Abruzzo (23%), della Sicilia (22%) e della Basilicata (21%). Resta stabile, (4%) invece il dato che riguarda l’occupazione dei pazienti Covid nelle terapie intensive.

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L’occupazione dei reparti di “area non critica” da parte dei pazienti Covid in Italia è tornata a crescere, passando dal 15% dei giorni scorsi al 16% (un anno fa era al 32%) delle ultime 24 ore. Lo hanno segnalato i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi al 25 aprile 2022 e pubblicati proprio oggi, martedì 26. In totale sono cinque le Regioni che hanno superato la soglia di allarme del 20%: l’Umbria (34%), la Calabria (27%), l’Abruzzo (23%), la Sicilia (22%) e la Basilicata (21%). L’occupazione delle terapie intensive a livello nazionale, invece, è rimasta stabile al 4% e anche quest’ultima un anno fa era al 32%. In nessuna Regione l’occupazione delle terapie intensive ha superato la soglia del 10%.

Le variazioni nei reparti di “area non critica”

Nello specifico e rispetto a 24 ore prima l’ultimo rilevamento, l’occupazione dei posti nei reparti di “area non critica”, a livello giornaliero, da parte dei pazienti Covid è calata in due Regioni: Basilicata (21%) e Valle d’Aosta (11%). È aumentata, invece, in Liguria (20%), Marche (18%), Provincia autonoma di Trento (15%) e Umbria (34%). Il parametro è rimasto stabile nelle restanti 15 Regioni e Province autonome: Abruzzo (al 23%), Calabria (27%), Campania (18%), Emilia-Romagna (16%), Friuli-Venezia Giulia (12%), Lazio (18%), Lombardia (11%), Molise (20%), Pa di Bolzano (7%), Piemonte (12%), Puglia (20%), Sardegna (19%), Sicilia (22%), Toscana (13%) e Veneto (10%).

Le variazioni nelle terapie intensive

Invece, sempre a livello giornaliero, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid è scesa in cinque Regioni: Abruzzo (al 7%), Calabria (9%), Friuli-Venezia Giulia (3%), Puglia (6%), Sardegna (7%). È aumentata, invece, in Liguria (8%) e Piemonte (4%). Non sono disponibili eventuali variazioni relative al Molise. L’occupazione delle terapie intensive è rimasta stabile nelle restanti 13 Regioni e Province Autonome: Basilicata (al 4%), Campania (6%), Emilia-Romagna (4%), Lazio (7%), Lombardia (2%), Marche (2%), Pa Bolzano (2%), Pa Trento (3%), Sicilia (6%), Toscana (4%), Umbria (9%), Valle d'Aosta (3%) e Veneto (2%).

Health workers wearing overalls and protective masks in the intensive care unit of the Tor Vergata hospital during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Rome, Italy, 26 November 2020. 
ANSA/GIUSEPPE LAMI

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