Si tratta di una malattia infettiva trasmessa principalmente dalla puntura di insetti simili a cimici ed è la terza malattia parassitaria più frequente al mondo. Colpisce particolarmente il Centro ed il Sud America ed è trasmessa dal protozoo “Trypanosoma cruzi”. In tutto, secondo l’Oms, riguarda 6-7 milioni di persone e può portare a circa 10mila decessi all’anno
La malattia di Chagas, anche conosciuta con il nome di “tripanosomiasi americana” è una malattia infettiva causata dal protozoo “Trypanosoma cruzi”, diffusa particolarmente nel Centro e nel Sud America mentre non è presente in Italia e in Europa. Il 14 aprile ricorre la Giornata internazionale dedicata a questa patologia, che colpisce principalmente le persone povere e senza accesso all'assistenza sanitaria, come rileva l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Un accesso equo all’assistenza sanitaria
La malattia, rilevano gli esperti, progredisce lentamente e spesso mostra un decorso clinico asintomatico. Senza trattamento, la malattia di Chagas può condurre a gravi alterazioni cardiache e a livello digerente e diventare anche fatale. “Aumentare la consapevolezza sulla malattia è essenziale per migliorare i tassi di trattamento e le cure precoci, unitamente all'interruzione della sua trasmissione”, spiega l’Oms. Per il 2022, in questo senso, l’idea della Giornata internazionale dedicata (la prima era stata nel 2020) è proprio quella di puntare i riflettori sulla “sofferenza che provoca la malattia di Chagas”, chiedendo ai governi mondiali un accesso equo all'assistenza sanitaria e ai servizi per tutte le persone colpite.
Circa 6-7 milioni di persone colpite nel mondo
La malattia di Chagas, come detto, è prevalente tra le popolazioni povere dell'America Latina continentale, ma viene sempre più rilevata in altri Paesi e continenti. Viene spesso definita una “malattia silenziosa” poiché la maggioranza della popolazione che ne risulta infetta non ha sintomi oppure manifesta sintomi estremamente lievi. Secondo le stime dell’Oms ci sono circa 6-7 milioni di persone infette dalla malattia di Chagas nel mondo, che può provocare anche 10.000 decessi ogni anno. Come rileva l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), inoltre, questa malattia è trasmessa principalmente dalla puntura di insetti simili a cimici ed è la terza malattia parassitaria più frequente al mondo. Dopo il contagio, chi viene infettato può non avere alcun disturbo per anni o anche per decenni, ma il parassita presente nell'organismo può causare danni al sistema nervoso, al cuore e all'intestino. Proprio a causa dell'assenza di sintomi, molte persone non sono consapevoli di essere malate e non si curano, “andando incontro a gravissime conseguenze che possono portare anche alla morte”.
Gli insetti che trasmettono la malattia di Chagas
Gli insetti che trasmettono la malattia di Chagas appartengono alla famiglia delle Triatominae, molto simili alle cimici e diffuse, come detto, solo in America Centrale e Sud America. Si tratta di animali lunghi tra 1 e 4 centimetri che si nutrono di sangue e che sono attivi solo di notte, quando possono pungere la pelle umana per alimentarsi. Proprio durante questa fase, gli insetti rilasciano feci o urine contenenti il parassita e chi ne viene colpito si infetta, spesso grattandosi o portandosi alla bocca o agli occhi le mani contaminate con le feci del parassita. Altre cause, ma molto più rare, di contagio possono essere le trasfusioni o i trapianti da persone infettate, la trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza o il parto e l'ingestione di cibi contaminati.