Alcune restrizioni introdotte per gestire l’emergenza coronavirus saranno abbandonate dal primo aprile, mentre per altre dovrebbe essere necessario portare ancora un po’ di pazienza
Nonostante il recente aumento dei contagi, il governo sembra intenzionato a procedere con la progressiva rimozione delle misure anti-Covid. La riunione di domani, giovedì 17 marzo, della cabina di regia rappresenterà un passo decisivo in tal senso. Nella stessa giornata arriverà anche il decreto riguardante l’abolizione delle restrizioni, alcune delle quali saranno rimosse subito dopo la fine dello stato di emergenza (fissata per il 31 marzo). Per esempio, dal primo aprile non sarà più necessario esibire il Green pass per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristornati. Il certificato verde dovrebbe essere abbandonato del tutto tra il primo aprile e il 15 giugno, portando a un’estate priva di restrizioni. Su questo punto incideranno molto i numeri dei contagi.
Cosa succederà al Green pass?
Restano ancora alcuni dubbi sui tempi di addio alle mascherine e all’uso del Green pass al chiuso. In Francia entrambe le restrizioni sono state rimosse il 14 febbraio, ma è probabile che in Italia il loro uso si protrarrà ancora per alcune settimane. Dal primo aprile, il Green pass base dovrebbe diventare sufficiente per accedere ai mezzi di trasporto pubblici. Dalla stessa data è prevista l’eliminazione di ogni tipo di certificazione vaccinale per i luoghi all’aperto. Inoltre, il Green Pass non sarà più necessario per accedere a strutture ricettive, musei e attività commerciali e la capienza degli stadi tornerà al 100%. Su quest’ultimo punto ci sono però alcune pressioni per anticipare la data al 24 marzo, giorno in cui la nazionale italiana affronterà la Macedonia del Nord. L’addio allo stato di emergenza dovrebbe coincidere con quello alle quarantene da contatto, anche per i non vaccinati. Nelle scuole le mascherine FFP2 potrebbero cedere il posto alle chirurgiche, anche se con gradualità.
Verso un’Italia tutta in zona bianca
L’addio definitivo al Green pass, anche nei ristornati al chiuso e nei cinema, potrebbe arrivare il primo maggio. Inoltre, la versione “super” della certificazione non dovrebbe più essere richiesta agli over 50 sui luoghi di lavoro. Potrebbe però venire ancora chiesto il Green Pass base. L’addio alle mascherine al chiuso, invece, dovrebbe arrivare a giugno. Su questo punto, Roberto Speranza, il ministro della Salute, invita alla cautela perché “i casi stanno risalendo in tutta Europa”. Per quanto riguarda i colori delle regioni, sembra ormai certo che a fine marzo tutta l’Italia sarà in bianco. Salvo imprevisti, da lunedì 21 marzo il Lazio, le Marche e la Calabria usciranno dalla zona gialla. La Sardegna dovrebbe imitarle il 28 marzo.