La curva resta sotto la soglia epidemica, ma è tuttavia in lieve rialzo. Lo indica il nuovo bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito alla nona settimana del 2022, dal 28 febbraio al 6 marzo
Durante la nona settimana del 2022, dal 28 febbraio al 6 marzo, sono stati registrati circa 171.000 nuovi casi di sindrome simil influenzale in Italia, in leggera crescita rispetto ai 166.000 della settimana precedente e dei 156.000 di due settimane prima. Cifra che porta il totale delle persone colpite da inizio ottobre a 4.577.000. Lo ha segnalato il consueto bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Dal report emerge che nella settimana di riferimento si osserva anche un lieve incremento nella proporzione di campioni risultati positivi (12,5%), rispetto alle settimane precedenti.
La curva resta sotto la soglia epidemica
Già da inizio
febbraio l'Iss aveva decretato la fine del "periodo epidemico" e, anche
nell'ultima settimana in esame, la curva epidemica resta sotto la soglia
epidemica, ma è tuttavia in lieve ricrescita: l'incidenza a livello
nazionale risultata essere a 2,89 casi per mille assistiti, in crescita
rispetto a 2,79 della settimana precedente.
I più colpiti continuano ad essere i bambini al di sotto dei cinque
anni di età, in cui si osserva un’incidenza pari a 10,40 (la scorsa
settimana era a 9,78). Nella fascia di età 5-14 anni, invece,
l'incidenza scende a 4,08 e tra i 15 e i 64 anni a 2,58. Il valore più
basso si riscontra tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni,
dove è pari a 1,16 casi per mille assistiti.
Incidenza sopra soglia basale in 9 Regioni
Il rapporto Iss segnala, inoltre, che nella settimana di riferimento l'incidenza è al di sopra della soglia "basale" in 9 Regioni o province autonome, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, ovvero in Piemonte, Pa di Bolzano, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia e Sicilia. Mentre Valle d'Aosta e Calabria, non hanno attivato la sorveglianza InfluNet. Anche questa settimana, conclude poi il rapporto, "la maggior parte dei casi segnalati sono riconducibili ad altri virus respiratori" diversi da quelli influenzali veri e propri, "la cui circolazione si è mantenuta bassa e di tipo sporadico per tutta la stagione".