Pubblicato sul portale di Osservatorio terapie avanzate, è il primo il primo documento di proposte realizzato in Italia per determinare il valore delle terapie avanzate: terapia genica, terapia cellulare, CAR-T e altre terapie di precisione che stanno rivoluzionando la medicina
È stato pubblicato, sul portale di Osservatorio terapie avanzate (Ota), il primo documento di proposte realizzato in Italia per determinare il valore delle terapie avanzate: terapia genica, terapia cellulare, CAR-T e altre terapie di precisione che stanno rivoluzionando la medicina. Il documento, dal titolo “Proposta di Misure per la Determinazione del Valore delle Terapie Avanzate in Italia – uno Studio Basato sul Metodo Delphi”, è stato realizzato dall'Osservatorio Terapie Avanzate (Ota) in collaborazione con il Centro per la ricerca economica applicata in sanità (Crea) dell'Università Tor Vergata di Roma, grazie al coinvolgimento di un ampio panel di esperti di altissimo livello nel panorama italiano e internazionale.
L'obiettivo del documento
"Le terapie avanzate sono
destinate a rivoluzionare la sanità nei prossimi anni. È una questione
che va affrontata con metodo, identificando tanto le opportunità quanto
gli ostacoli, così da rimuoverli prima che diventino un freno a
nocumento dei malati e dell'intero sistema", ha sottolineato Giulio
Pompilio, membro del comitato scientifico
di Ota, spiegando i motivi alla base della realizzazione del documento.
L'obiettivo, come spiegato dagli esperti di Ota in una nota, è
preparare un terreno fertile in Italia per le terapie avanzate,
favorendo una sinergia tra il mondo istituzionale, politico, accademico e
imprenditoriale, attraverso un libero confronto utile ad identificare
le migliori strategie da mettere in atto.
Le sfide
Se da un lato le terapie avanzate sono una straordinaria innovazione, dall'altro la loro complessità necessita di metodi innovativi e dedicati di valutazione del valore. Nel documento, il panel di esperti evidenzia la necessità di trovare un bilanciamento fra l'esigenza di garantire l'accesso a tutti i pazienti che ne hanno bisogno, la sostenibilità per il sistema, ma anche condizioni non disincentivanti per le aziende che sviluppano, producono e commercializzano tali terapie. "Tra le varie necessità emerse c'è quella di instaurare un tavolo di lavoro permanente fra Agenzia regolatoria e Aziende per sviluppare una metodologia valutativa condivisa a supporto del processo di negoziazione del prezzo e rimborsabilità del farmaco", ha sottolineato Barbara Polistena, del Crea Sanità. Questo consentirebbe anche di "evitare inutili allungamenti dei tempi di negoziazione e conseguenti incrementi dei costi sociali".