"Siamo nella fase discendente della quarta ondata – osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – ma la riduzione della circolazione del virus è sovrastimata da una minore attività di testing"
"Con l’avvicinarsi della scadenza dello stato di emergenza, la cui estensione non è più giustificabile in Parlamento, si stanno insinuando nel dibattito scientifico e politico termini che nulla hanno a che vedere con la situazione attuale: dalla circolazione endemica del virus addirittura all’imminente fine della pandemia. Distorsioni della realtà molto pericolose perché eccesso di ottimismo e disinformazione se da un lato non aiutano a contrastare l’esitazione vaccinale, dall’altro rischiano di legittimare decisioni azzardate e rischiose, come la decadenza dell’obbligo di mascherina negli ambienti chiusi". Lo sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, nel commento al report settimanale. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
"Riduzione circolazione virus sottostimata"
"Siamo nella fase discendente della quarta ondata – osserva Cartabellotta – ma la riduzione della circolazione del virus è sovrastimata da una minore attività di testing, il calo della pressione sugli ospedali è lento e spesso irregolare e la curva dei decessi ancora non accenna a scendere. A fronte, però, di elevate coperture vaccinali, booster incluso, e dell’arrivo della primavera, i dati legittimano - conclude - un cauto ottimismo finalizzato al graduale allentamento delle misure".