Circa 35 ragazzi e bambini, di età compresa tra 7 e 12 anni, sono stati trattenuti all’interno di un edificio scolastico, in Cina, a causa della positività al Covid di un membro dello staff scolastico. Secondo la Bbc, che ha riportato la notizia, gli studenti hanno così trascorso una notte in quarantena, in attesa dei risultati dei test a cui sono stati sottoposti insieme a tutti gli altri ragazzi, agli insegnanti e al personale scolastico
Decine di giovani studenti, di età compresa tra 7 e 12 anni, sono stati trattenuti all'interno di una scuola cinese per alcune ore, dopo che l’edificio era stato chiuso a fronte della positività al Covid-19 di un membro dello staff scolastico. Lo ha riferito, in un articolo, la Bbc.
La ricostruzione dei fatti
Rispetto a quanto emerso, un folto gruppo di genitori degli studenti, una volta appresa la notizia, si è radunato fuori dalla scuola, in attesa di notizie che non sono arrivate fino a quasi mezzanotte. Nel frattempo, gli studenti sono stati testati e, secondo quanto riferito, è stato detto loro di attendere all’interno della scuola durante la notte, almeno fino a quando i risultati dei test non fossero stati disponibili. Secondo alcuni media locali, il preside della scuola si è presentato fuori dall’edificio intorno alle 23:30, comunicando ai genitori in attesa che alcuni bambini sarebbero dovuti andare in quarantena. È stato quindi chiesto loro di preparare i vestiti per i ragazzi, perchè avrebbero dovuto trascorrere la notte a scuola. Il preside ha poi spiegato a mamme e papà che gli studenti sarebbero stati liberi di tornare dalle loro famiglie il giorno successivo, proprio in occasione del resoconto dei test anti-Covid. Non è chiaro quanti studenti siano stati coinvolti, ha riportato ancora la Bbc, ma un rapporto locale ha riferito che alla fine 35 studenti sono stati condotti in quarantena. Tutti gli insegnanti, gli studenti e il personale della scuola sono stati testati, con l’edificio che è stato momentaneamente chiuso.
La strategia cinese contro il virus
La Cina, ha sottolineato ancora l’articolo, sta continuando a mantenere una rigorosa politica “zero-Covid” sin dall'inizio dell'epidemia, iniziata ormai quasi due anni fa, e non ha mostrato segnali di cambiamento nel modo di convivere con il virus, con il trascorrere dei mei. La strategia cinese, che include rigidi lockdown e chiusure delle frontiere, è in netto contrasto con molti Paesi occidentali asiatici che stanno lentamente iniziando ad allentare le misure restrittive anti-Covid. Altri ancora, come Australia, Corea del Sud e Singapore hanno inizialmente mirato ad eliminare completamente le infezioni, ma poi hanno virato verso una politica che considera il virus come endemico. La Cina, tra l’altro, ha già ammesso che la lotta al coronavirus virus rimane la “più grande sfida” anche in proiezione delle prossime Olimpiadi invernali, che si svolgeranno a febbraio del prossimo anno.