Covid, Brusaferro: "Progressivo lento miglioramento della situazione"

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A sottolinearlo è stato il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della consueta conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. "Siamo in una fase di decrescita dei casi, in tutte le fasce di età", ha aggiunto

"C'è in Italia un progressivo lento miglioramento e ciò caratterizza anche altri Stati europei anche se in alcuni la circolazione del virus è forte, ma l'Italia ha una circolazione del virus tra i più contenuti in Europa e siamo in una fase di decrescita dei casi, in tutte le fasce di età". Lo ha dichiarato il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della consueta conferenza stampa organizzata dal Ministero della Salute, sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Brusaferro: "Casi in decrescita in tutte le fasce di età"

Brusaferro ha poi sottolineato che "l'età mediana di chi si infetta è di 40 anni, 66 anni è l'età mediana di chi è ricoverato in terapia intensiva, 63 per i ricoveri in area medica, 81 anni per le morti. In tutte le fasce di età il numero di nuovi casi è lentamente in decrescita".

"Bene vaccinazioni ma milioni ancora senza"

Commentando l'andamento della campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, Brusaferro ha osservato che "sono ancora in crescita le persone tra 20 e 29 anni che si vaccinano ma rimangono fasce sopra i 50 anni che stanno migliorando la copertura ma ancora milioni di persone non hanno iniziato o completato il ciclo vaccinale". "Ma il completamento del ciclo è estremamente protettivo rispetto al rischio di decesso e ospedalizzazione. È confermata la netta prevalenza della variante delta per oltre il 90% dei casi sequenziati", ha aggiunto.

 

Rezza: "Italia tra paesi Ue con più elevata copertura vaccini"

 

Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute. "Le note positive vengono ancora dalla campagna vaccinale con oltre 70mila prime dosi fatte ieri e quindi siamo a una copertura che supera l'85% per le prime dosi e l'81% per il ciclo completo. Sicuramente l'Italia è tra i paesi che hanno le coperture più elevate. Il combinato tra vaccinazione e comportamenti prudenti sta premiando il nostro Paese", ha dichiarato.

 

"Vaccini? Il 15% della popolazione da convincere"

Rezza ha sottolineato che "l'aumento sensibile nelle prime dosi fa pensare che un effetto Green pass sulle vaccinazioni possa esserci stato". "C'è infatti una fascia del 10-15% della popolazione che deve essere convinta e che magari ha paura ma che non è no-vax", ha precisato.

"Per vaccini extra-Ue si valuta da riconoscimento a esenzione"

 

Sempre a proposito di vaccini anti-Covid, Rezza ha poi spiegato che "c'è una lista di vaccini Oms che non comprende lo Sputnik ma comprende i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm". "Credo che il problema di San Marino sia in via di soluzione. Per quanto riguarda i vaccini nella lista Oms e Sputnik, in queste ore si sta valutando la possibilità di prendere una decisione insieme agli altri paesi Ue, soluzioni che vanno da un mutuo riconoscimento all'esenzione", ha aggiunto.

 

"Virus influenza circolanti, è bene vaccinarsi"

 

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute ha successivamente invitato a vaccinarsi anche contro l'influenza. "Lo scorso anno l'influenza non ha raggiunto la soglia dell'epidemia stagionale per effetti dei lockdown e delle misure prese. Quest'anno invece assistiamo già alla circolazione di virus respiratori e questo potrebbe preludere ad una stagione più attiva per i virus influenzali. Quindi l'invito alla vaccinazione contro l'influenza resta particolarmente valido, soprattutto per gli over60, i fragili con patologie e le donne in gravidanza", ha dichiarato.


 

GENOA, ITALY - OCTOBER 15: No Green Pass protester holds a megaphone during the protest in front of Genoa Port on October 15, 2021 in Genoa, Italy. As of October 15, the 23 million civil servants and employees in Italy must present proof of vaccination or a negative Covid-19 test to work. A measure that could paralyze certain sectors of the economy. (Photo by Stefano Guidi/Getty Images)

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