Il 28 settembre ricorre la Giornata mondiale contro la rabbia

Salute e Benessere
©Ansa

L'edizione 2021 del World Rabies Day si concentra sul tema "Rabbia: fatti, non paura”. Come sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità in una nota, i fatti sono essenziali per aumentare la consapevolezza sulla malattia

 

Il 28 settembre si celebra la Giornata mondiale contro la rabbia. L'iniziativa, lanciata nel 2007 dall’alleanza globale per il controllo della rabbia e supportata da numerose organizzazioni di sanità animale, si propone di aumentare la consapevolezza pubblica dell’impatto della rabbia sulla salute umana e animale e di diffondere informazioni sulla facilità e l’importanza della prevenzione.

 

Il tema del World Rabies Day 2021

 

L'edizione 2021 del World Rabies Day si concentra sul tema "Rabies: Facts, not Fear” (Rabbia: fatti, non paura). Come sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità in una nota, i fatti sono essenziali per aumentare la consapevolezza sulle malattie, prevenire i casi di rabbia, far vaccinare la popolazione animale ed educare le persone sui pericoli della rabbia e su come prevenirla. "Usiamo i fatti per sensibilizzare ed educare gli altri sulla rabbia, una malattia mortale al 99%, ma prevenibile al 100%", sottolinea l'Oms.
La pandemia globale di Covid-19, precisa la nota, "ha sollevato molti dubbi e malintesi sulle malattie, sulla loro diffusione e sulla vaccinazione in generale. Per questo motivo, c'è stata qualche esitazione riguardo al lancio dei vaccini Covid-19 in molti Paesi e molte persone hanno paura di farsi vaccinare. Per la rabbia, questa non è una novità, poiché le paure, le idee sbagliate e la disinformazione sulla malattia e la sua prevenzione risalgono a centinaia di anni fa. Per questo motivo, il tema di quest'anno è incentrato sulla condivisione di fatti sulla rabbia e sul non diffondere la paura della malattia basandosi su disinformazione e miti".

 

Rabbia: cos'è e come si previene

 

La rabbia, come precisato sul portale Epicentro dell'Istituto Superiore di Sanità, è probabilmente la malattia più antica di cui si ha notizia. È una zoonosi, causata da un virus appartenente alla famiglia dei rabdovirus, genere Lyssavirus, che colpisce animali selvatici e domestici e si può trasmettere all’uomo e ad altri animali attraverso il contatto con saliva di animali malati, quindi attraverso morsi, ferite, graffi, soluzioni di continuo della cute o contatto con mucose anche integre. La prevenzione della malattia nell’uomo si basa sulla vaccinazione preventiva per chi svolge attività professionale “a rischio specifico” e sul trattamento vaccinale post esposizione, limitato a particolari situazioni di rischio, come l’aggressione da parte di un animale sospetto.

Salute e benessere: Più letti