Covid, Rezza: "Quadro ci solleva, cauto ottimismo ma monitorare"

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A sottolinearlo è stato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. "Ci aspettiamo una decrescita del numero di casi. Quasi tutte le regioni hanno un Rt inferiore a 1. L'età mediana alla diagnosi è a 37 anni e quindi le infezioni stanno coinvolgendo di meno i giovani", ha aggiunto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro

"Siamo di fronte a una situazione epidemiologica che ci solleva perché abbiamo una diminuzione dell'incidenza e dell'Rt. Quello che può essere invece un dubbio è la situazione europea perché gli altri paesi si trovano in situazione diversa. Quindi ci chiediamo se riusciremo a mantenere questa situazione diversa rispetto agli altri paesi ma per ora stiamo reggendo bene in questa fase". Lo ha dichiarato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa presso il ministero della Salute, sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. Quindi è una situazione che "va monitorizzata, con un cauto ottimismo", ha aggiunto. (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Brusaferro: "Quadro stabile ma leggermente decrescente"

 

Presente, come di consueto, anche il  presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro. "Gli Ecdc mostrano un quadro in cui l'Italia si sta schiarendo con incidenza in calo e un continente dove però è presente la circolazione del virus. Siamo quindi in una situazione stabile ma leggermente decrescente. Il quadro epidemiologico italiano mostra infatti una decrescita e specie nelle fasce d'età più giovani", ha dichiarato.

 

"Proiezione Rt a 0,79, ci attendiamo calo casi"

 

Brusaferro ha poi sottolineato che "l'Rt proiettato al 31 agosto è 0,79. "Ci aspettiamo una decrescita del numero di casi. Quasi tutte le regioni hanno un Rt inferiore a 1. L'età mediana alla diagnosi è a 37 anni e quindi le infezioni stanno coinvolgendo di meno i giovani. L'età media al ricovero è a 59 anni, stabile, e per ricoveri in intensiva è 63 anni", ha aggiunto.

 

"Non c'è equivalenza tra green pass e tampone"

 

A proposito del green pass, il presidente dell'Istituto superiore di sanità ha poi ribadito che "non c'è una equivalenza tra la certificazione verde e il tampone, ma sono strumenti che danno informazioni diverse". "Il green pass è uno strumento per facilitare la circolazione garantendo la riduzione della trasmissione del virus mentre il vaccino ci fa sviluppare anticorpi riducendo la probabilità di infezione e patologia importante. Il tampone vale invece nel momento in cui viene eseguito e che cerca la presenza del virus ma non protegge, è una certificazione che non si abbia il virus in quel momento e per un lasso di tempo successivo", ha spiegato.

 

 

Rezza: "A settembre terza dose a immunodepressi e trapiantati"

 

Parlando dei vaccini anti-Covid, Rezza ha poi annunciato che verrà presto emanata "una circolare che tenda a dare le prime indicazioni sulla terza dose". La circolare del ministero sulla terza dose, o dose aggiuntiva, ha spiegato Rezza, "seguirà le indicazioni date dall'Aifa e dal parere Cts. La circolare sarà generica ma seguiranno note tecniche e dettagli per la migliore definizione delle categorie di immunocompromessi. Ma allo stesso tempo si sta valutando con Aifa, Cts e Regioni come proseguire la campagna vaccinale". "L'Aifa ha dato un'indicazione alla terza dose per gli immunodepressi e trapiantati perchè rispondono meno al vaccino e queste persone saranno dunque le prima ad avere una dose aggiuntiva a settembre. Poi ci saranno altre categorie come over 80 e operatori sanitari", ha aggiunto.

 

 

"Obiettivo è ritorno alla normalità non immunità gregge"

 

Sempre a proposito della campagna di vaccinazione anti-Covid, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute ha poi sottolineato che "non bisogna parlare di immunità di gregge, nel senso di annullare completamente la circolazione virale, ma di ritorno alla normalità evitando la malattia grave". "Questo deve essere l'obiettivo della campagna di vaccinazione - ha aggiunto -. Nessun vaccino protegge al 100% ed è stato un miracolo avere a disposizione nel giro di pochi mesi vaccini con una efficacia di oltre il 90%. Sono fra i vaccini più efficaci che abbiamo mai avuto a disposizione".

 

 

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