Lo sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità nel rapporto "Global status report on the public health response to dementia", che mostra l'urgenza di maggiori sforzi a livello globale
Nel mondo oltre 55 milioni di persone convivono con la demenza. Un numero destinato ad aumentare nei prossimi anni, fino a 78 milioni entro il 2030 e addirittura a 139 milioni entro il 2050. Lo sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel rapporto "Global status report on the public health response to dementia", che mostra l'urgenza di maggiori sforzi a livello globale.
Demenza: numeri nel mondo
La demenza è causata da diverse patologie e lesioni che colpiscono il cervello, come l'Alzheimer
o l'ictus. Secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità,
nel mondo attualmente soffre di demenza l'8,1% delle donne e il 5,4%
degli uomini over 65 anni. Il nuovo report dell'agenzia delle Nazioni
Unite rileva, inoltre, che solo un quarto dei Paesi del mondo ha
politiche o piani di sostegno nazionali contro la demenza e che la metà
di questi si trovano in Europa.
Nel documento, l'Oms segnala che nel
2010 soffrivano di demenza "solo" 35,6 milioni di persone, circa 20
milioni in meno rispetto agli oltre 55 milioni di oggi.
"La demenza priva milioni di persone della loro memoria,
indipendenza e dignità, ma priva anche il resto di noi delle persone
che amiamo. Abbiamo bisogno di un'azione concertata per garantire che
siano in grado di vivere con il sostegno e la dignità che meritano", ha
dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Ciò include servizi basati sulla comunità, nonché specialisti, cure a
lungo termine e cure palliative, ma anche ricerca farmacologica. Negli
ultimi anni in molti Paesi a alto reddito sono aumentati i finanziamenti
per condurre studi clinici sulla demenza. "Per avere maggiori
possibilità di successo" rispetto ad alcuni studi condotti in passato
che si sono rivelati fallimentari "gli sforzi di ricerca devono avere
una direzione chiara ed essere meglio coordinati. Questo è il motivo per
cui l'agenzia delle Nazioni Unite sta sviluppando il Dementia Research
Blueprint, un meccanismo di coordinamento globale per stimolare nuove
iniziative di ricerca", ha spiegato Tarun Dua, capo dell'Unità per la
salute del cervello dell'Oms.