Batterio killer nel fiume Magra: vietati bagni, feste e grigliate

Salute e Benessere

La decisione è stata presa da Massimo Bertoni, sindaco di Vezzano Ligure, in seguito alla morte per infezione batterica intestinale della piccola Destiny, di soli due anni e otto mesi. Anche altri bambini sono stati ricoverati in ospedale per lo stesso motivo

Nel tratto del fiume Magra che bagna Fornola, una frazione del comune di Vezzano Ligure (La Spezia), è stato imposto il divieto balneazione, stazionamento e consumo di alimenti. La decisione è stata presa da Massimo Bertoni, il sindaco del comune, dopo che alcuni bambini sono stati ricoverati in ospedale per un’infezione batterica intestinale. Una di loro, la piccola Destiny, di appena due anni e otto mesi, ha perso la vita la scorsa settimana. Come riporta Il Secolo XIX, la frequentazione del fiume durante il mese di agosto è l’unico tratto in comune tra i giovanissimi pazienti e, secondo gli esperti della Asl 5, potrebbe indicare la presenza di enterobatteri nell’acqua.

La possibile causa dell’infezione

Per ora si tratta solo di un’ipotesi, come sottolinea anche il sindaco di Vezzano Ligure, ma la sanità spezzina si è già messa all’opera per verificare l’eventuale presenza di microrganismi pericolosi nel tratto del Magra nei pressi del raccordo ferroviario. Si tratta di una zona che non rientra tra le aree monitorate ai fini della balneazione; l’assenza di controlli rende possibile a chiunque sbarazzarsi di rifiuti di ogni tipo nell’acqua, inquinandola e rendendola insidiosa per le tante persone che ogni estate scelgono di organizzare una grigliata lungo il fiume. Inoltre, anche il caldo inteso e il ristagno delle acque potrebbero aver favorito una situazione di inquinamento. Un’altra ipotesi è che durante le giornate trascorse sulla riva del Magra possa essersi verificato il consumo di alimenti poco cotti, condizione ideale per l’introduzione di enterobatteri nell’organismo. Pure speculazioni, almeno per il momento, che però non sono state sottovalutate dall’amministrazione comunale.

 

La morte di Destiny

Destiny, descritta dai genitori come una bambina piena di vita, è stata portata al pronto soccorso domenica 22 agosto dopo aver lamentato dei dolori lancinanti. Il giorno successivo i genitori l’hanno fatta ricoverare in ospedale, dove le sue condizioni non sono migliorate. Il trasferimento urgente all’Istituto Giannina Gaslini di Genova non è bastato per salvarle la vita. L’autopsia ha confermato l’ipotesi dell’infezione batterica. Mentre la Procura ha aperto un’inchiesta, i genitori della piccola si sono rivolti all’avvocato Alessandro Mammana per accertare che i medici abbiano fatto tutto ciò che era in loro potere per provare a salvare la bambina.

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