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Green Pass nelle scuole, il Garante della privacy approva la modalità di verifica

Salute e Benessere

Gli istituti scolastici si limiteranno a verificare il possesso della certificazione verde da parte del personale, trattando solamente i dati necessari

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Via libera da parte del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che introduce modalità di verifica del Green Pass del personale scolastico, alternative a quelle ordinarie che prevedono l’uso dell’app VerificaC19, che rimane comunque utilizzabile. L’approvazione, in via d’urgenza, è stata comunicata dallo stesso Garante tramite una nota.

La verifica del possesso del Green Pass

Nella nota si precisa che il testo recepisce le indicazioni fornite dal Garante nell’ambito delle interlocuzioni formali e delle riunioni con i rappresentanti del ministero dell’Istruzione e del ministero della Salute, “al fine di assicurare il corretto adempimento degli obblighi in materia di Green Pass per il personale scolastico e il rispetto della disciplina di protezione dei dati personali, nonché di evitare conseguenze discriminatorie, anche indirette, nel contesto lavorativo”. Tramite il Sistema informativo dell’istruzione-Sidi e le Piattaforma nazionale-DGC gli istituti scolastici, in qualità di datori di lavoro, si limiteranno a verificare il mero possesso del Green Pass da parte del personale, trattando solamente i dati necessari. Il processo dovrà essere effettuato prima dell’accesso dei lavoratori in sede e dovrà riguardare solo il personale per cui è prevista l’effettiva presenza in servizio nel giorno della verifica, escludendo chi è assente per ferie, permessi, malattia ecc. 

 

Le misure di sicurezza adottate

Chi controllerà il possesso della certificazione verde potrà “raccogliere solo i dati strettamente necessari all’applicazione delle misure previste in caso di mancato rispetto degli obblighi sul Green Pass (ad esempio assenza ingiustificata, sospensione del rapporto di lavoro e del pagamento dello stipendio). È stata posta una particolare attenzione sulle misure di sicurezza da adottare. La nota sottolinea che i soggetti tenuti ai controlli “potranno accedere, in modo selettivo, ai soli dati del personale in servizio presso le istituzioni scolastiche di propria competenza. Per evitare eventuali abusi, le operazioni di verifica del possesso delle certificazioni Covid-19 da parte dei soggetti tenuti ai controlli saranno oggetto di registrazione in appositi log (conservati per dodici mesi), senza però conservare traccia dell’esito delle verifiche”. È stato previsto, inoltre, che la valutazione di impatto, effettuata dal ministero della Salute, relativa ai trattamenti connessi all’emissione e alla verifica del Green Pass, “sia integrata e aggiornata tenendo conto degli specifici scenari di rischio legati ai dati sanitari del circa un milione di lavoratori della scuola, prestando particolare attenzione alle possibili conseguenze discriminatorie, anche indirette, nel contesto lavorativo”.

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