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Vaccini Covid, AstraZeneca: "Con seconda dose non ci sono rischi di coaguli rari"

Salute e Benessere
©Ansa

Il tasso stimato di trombosi con trombocitopenia dopo il richiamo con Vaxzevria è di 2,3 casi per milione di vaccinati, paragonabile a quello che si osserva in una popolazione di non vaccinati. È quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, basato sul database di reazioni avverse globale della compagnia

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"I tassi del disturbo della coagulazione molto rari, trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS), a seguito di una seconda dose di Vaxzevria sono paragonabili al tasso di fondo in una popolazione non vaccinata". Lo ha reso noto AstraZeneca in una nota, citando i dati di uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, basato sul database di reazioni avverse globale della compagnia.  AstraZeneca precisa che i risultati dell'analisi dimostrano che il tasso stimato di Tts dopo una seconda dose di Vaxzevria è di 2,3 casi per milione di vaccinati, paragonabile a quello che si osserva in una popolazione di non vaccinati. Dopo la prima dose, invece, l'incidenza è di 8,1 casi di Tts per milione di vaccinati (VACCINO: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Risultati supportano somministrazione richiamo

"Vaxzevria è efficace contro tutte le gravità del Covid-19 e svolge un ruolo fondamentale nella lotta alla pandemia. A meno che la Tts non sia stata identificata dopo la prima dose, questi risultati supportano la somministrazione del programma a due dosi di Vaxzevria, come indicato, per aiutare a fornire protezione contro il Covid, anche contro le crescenti varianti di preoccupazione", ha commentato Sir Mene Pangalos, executive vice president, BioPharmaceuticals R&D della compagnia.
Come detto, lo studio si è basato sui dati raccolti nel database di sicurezza globale di AstraZeneca, dove sono archiviati tutti gli eventi avversi segnalati spontaneamente dall'uso nel mondo reale dei suoi medicinali e vaccini in tutto il mondo. In particolare, l'analisi ha incluso i casi di Tts, verificatisi entro 14 giorni dalla somministrazione della prima o della seconda dose di vaccino anti-Covid, segnalati da tutto al mondo fino al 30 aprile.
I risultati, come precisa AstraZeneca nella nota, sono in linea con i recenti rapporti del Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) Yellow Card
Report, il sistema britannico per la raccolta e il monitoraggio delle informazioni sui problemi di sicurezza, che mostrano anche bassi tassi di Tts dopo una seconda dose. "Non sono stati identificati fattori di rischio specifici o causa definitiva per
Tts a seguito della vaccinazione Covid-19 e AstraZeneca continua a svolgere e supportare le indagini in corso sui potenziali meccanismi. Inoltre, questi eventi molto rari possono essere evitati quando i sintomi vengono identificati e trattati in modo appropriato", conclude la casa farmaceutica anglo-svedese.

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