
Covid, dalle infezioni ai ricoveri: i rischi per i non vaccinati. I DATI
I vaccini approvati dall'Ema hanno un'efficacia molto alta, dall'88% contro l'infezione al 96% contro il decesso. E come spiega l'Iss, una persona non vaccinata rischia 10 volte di più di infettarsi rispetto a un vaccinato con ciclo completo, 17 volte di più di essere ricoverato e 30 volte di più di finire in terapia intensiva. Tutti i dettagli

Il Covid-19 sta colpendo anche i vaccinati, e i più scettici si chiedono se i vaccini siano davvero efficaci. Guardando i dati dei contagi e ricoveri totali, in realtà, chi ha completato il ciclo vaccinale rischia molto meno rispetto a chi non ha ricevuto alcuna dose. Vediamo perché
Vaccino Covid, dati sulle somministrazioni in Italia
Dai dati dell'Istituto superiore di Sanità, il ciclo completo di vaccinazione ha un'efficacia dell'88% contro l'infezione, del 94% contro il ricovero, del 97% contro il ricovero in terapia intensiva e del 96% contro il decesso. Percentuali di copertura molto alte che assicurano la quasi totale immunità
Figliuolo ai No Vax: "Siamo in un paese libero"
Riguardo agli over 80 ricoverati per Covid-19, dall’analisi dei dati nel periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio emerge che solo 52 persone su una platea di 4 milioni di vaccinati sono finite in ospedale dopo l'infezione, contro le 83 su 400mila non vaccinati
Vaccino Covid: dati e grafici sulle somministrazioni in Italia, regione per regione
I vaccinati over 80 rischiano dunque 15 volte meno dei non vaccinati. Sopra gli 80 anni, tra i vaccinati completi si infetta 1 persona su 75mila, mentre tra i non vaccinati 1 ogni 5mila
Green Pass, arriva l’app per i controlli: ecco come funziona. Sanzioni fino a mille euro
Sempre dai dati dell’Istituto superiore di Sanità emerge che i rischi da parte dei non vaccinati di contrarre l'infezione ed essere ricoverati in ospedale, o finire in terapia intensiva o anche morire, sono via via più alti rispetto a quelli dei vaccinati

Riportando i numeri dell’Iss, una persona non vaccinata rischia 10 volte di più di infettarsi rispetto a un vaccinato con ciclo completo e 17 volte di più di essere ricoverato in ospedale

I non vaccinati sono 30 volte più esposti al ricovero in terapia intensiva e 25 volte di più alla morte

Secondo i dati del Regno Unito, il cui governo ha fornito le stime sugli effetti dei vaccini anti-Covid, dall’inizio della campagna vaccinale sono state evitate 11 milioni di infezioni

Sempre nel Regno Unito sono 52mila i ricoveri scongiurati e 39mila le morti evitate per Covid-19 grazie alla somministrazione dei vaccini alla popolazione

Perché allora sembra che in Italia i vaccinati contro il Covid si stiano ammalando più dei non vaccinati? Il paradosso è facilmente spiegabile: nel nostro Paese oltre il 52% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, ossia più della metà

Più aumentano i vaccinati, più di conseguenza aumenteranno i (rari) casi di contagio tra chi ha ricevuto le dosi. In termini assoluti, quando si arriverà alla quasi totalità della popolazione vaccinata, il numero dei contagiati con vaccino potrebbe anche superare quello dei non vaccinati

Questa situazione si verificherebbe solo perché i vaccinati saranno numericamente di più dei non vaccinati. In valori percentuali, ossia in rapporto alla platea di vaccinati e non vaccinati, si evidenzierebbe invece come ad ammalarsi di Covid-19 e finire in ospedale siano molto più coloro che non hanno ricevuto alcuna dose rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale