Si tratta dei dati, relativi alle ultime 24 ore, diffusi dal governo britannico, secondo cui sono stati riscontrati 28.773 nuovi casi, con 37 decessi, come non succedeva dalla seconda metà di gennaio. Il totale dei tamponi analizzati ha sfiorato quota 1,2 milioni
Il Regno Unito ha fatto registrare un nuovo picco di casi da coronavirus, con oltre 28.700 contagi, in gran parte alimentati dalla diffusione della cosiddetta “variante Delta” (ex indiana). Nelle ultime 24 ore, infatti, stando ai dati ufficiali diffusi dal governo britannico, sono stati riscontrati 28.773 casi, come non succedeva dalla seconda metà di gennaio di quest’anno. Il totale dei tamponi analizzati ha sfiorato quota 1,2 milioni. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Ricoveri, decessi e vaccini
Tra gli altri dati emersi, quello relativo all’aumento dei ricoveri negli ospedali, ad ora in proporzione di gran lunga inferiore grazie all'effetto della campagna vaccinale locale. Attualmente questo numero è tornato oltre quota 2.200, mentre i decessi giornalieri, sempre nelle ultime 24 ore, sono stati 37. Considerando i vaccini già somministrati, si parla al momento di 80 milioni di dosi inoculate in tutto il Paese, con oltre il 64,3% degli over 18 del tutto immunizzati e l'86,2% coperti solo da una dose.
Il “liberi tutti” anticipato da Johnson
Intanto, proprio nelle scorse ore, il premier inglese Boris Johnson ha ufficializzato l'intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell'uscita del Regno Unito delle restrizioni anti-Covid. Dovrebbe succedere con la riapertura dei locali notturni, l'allentamento delle limitazioni sugli eventi collettivi, ma con lo stop all'uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso e con la fine del distanziamento sociale. Il premier britannico, nel corso di una conferenza stampa, ha comunque spiegato che la decisione ufficiale sulla data del “freedom day” sarà presa il 12 luglio, sebbene si sia detto fiducioso sul fatto di poter escludere ulteriori rinvii, dopo quello già avvenuto il 21 giugno scorso. Il tutto, malgrado l'aumento dei contagi causati dalla variante Delta che, ha sottolineato Johnson, continuerà, ma che potrà essere contenuto grazie ai vaccini, che permetteranno di mantenere bassi i numeri relativi a ricoveri e decessi.