Di fronte alla diffusione di questa mutazione del coronavirus Sars-CoV-2, gli esperti chiedono di accelerare le campagne di vaccinazione e di continuare ad adottare tutte le cautele necessarie
La variante Delta non deve essere sottovalutata. È questo il monito che arriva da un gruppo di esperti britannici intervistati dal quotidiano The Guardian. A preoccupare è soprattutto la capacità di questa mutazione del Coronavirus Sars-CoV-2 di trasmettersi con una rapidità maggiore delle altre. I dati provenienti dall’Australia, infatti, indicano che può passare da un organismo all’altro anche con un contatto brevissimo, della durata di 5-10 secondi. Di fronte alla diffusione di questa variante, gli esperti chiedono di accelerare le campagne di vaccinazione e di continuare ad adottare tutte le cautele necessarie. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
La maggiore trasmissibilità della variante Delta
Come spiegano gli esperti, in Gran Bretagna la variante Delta è ormai responsabile del 99% dei casi. I dati indicano che risulta essere il 60% più efficiente della variante Alfa nel trasmettersi e che potrebbe essere legata a un maggiore rischio di ricovero per chi ha ricevuto una sola dose del vaccino anti-Covid. Secondo Stephen Griffin, ricercatore dell’Università di Leeds, “è necessaria una copertura vaccinale più alta per proteggere contro una variante maggiormente trasmissibile”. “Dobbiamo impegnarci per ridurre i casi e, al tempo stesso, potenziare la campagna vaccinale”, ha dichiarato al Guardian.
Le segnalazioni più preoccupanti relative alla variante Delta arrivano dall’Australia, dove le autorità sanitarie hanno definito i contagi “spaventosamente rapidi”. Basandosi sulle riprese fatte delle telecamere a circuito chiuso in un centro commerciale di Sydney, gli esperti sono riusciti a stabilire che questa variante del virus può trasmettersi anche tramite un contatto di appena 5-10 secondi.
Le misure introdotte per affrontare la variante Delta
Per contrastare la variante Delta, alcuni Paesi hanno deciso di reintrodurre delle misure restrittive o di posticipare l’allentamento di quelle già esistenti. È questo il caso del Regno Unito, dove le restrizioni resteranno in vigore per almeno altre quattro settimane (il governo di Boris Johnson aveva inizialmente previsto di rimuoverle il 21 giugno). In Australia, la città di Sydney è stata messa in lockdown per due settimane dal 26 giugno. In Bangladesh, invece, è stato imposto un nuovo lockdown nazionale.