Covid, Locatelli: "Mascherine all'aperto? Le leveremo a metà luglio"

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Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in un'intervista al Messaggero. Per quanto riguarda l'uso dei dispositivi di protezione al chiuso, "è presto" per ipotizzare una data plausibile al termine dell'obbligo

Il ruolo e l'efficacia dei vaccini anti-Covid e il tema delle mascherine. Sono questi i principali argomenti affrontati da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in un'intervista al Messaggero. Secondo Locatelli, complice l'aumento delle persone vaccinate contro il Covid e il calo dei contagi che si sta registrando nelle ultime settimane, a metà luglio potremo ipotizzare di fare a meno delle mascherine all'aperto.
Mentre, per quanto riguarda l'uso dei dispositivi di protezione al chiuso, "è presto" per ipotizzare una data plausibile al termine dell'obbligo. "Assieme al distanziamento interpersonale, le mascherine ci hanno consentito di non avere il classico picco dell’influenza che di solito vediamo a febbraio. Va valorizzato il ruolo delle mascherine in generale per prevenire le infezioni respiratorie. Non sono così limitanti del nostro stile del vita”, ha spiegato Locatelli. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Il ruolo delle mascherine nel ridurre circolazione virus

“Questo tema delle mascherine ricorre in maniera pressante sui mezzi di informazione. Dobbiamo concentrarci per un po’ nel mettere in sicurezza le popolazioni più fragili", ha dichiarato il coordinatore del Cts, per poi precisare: "È vero che siamo non a buon punto, ma a un ottimo punto, però rimane ancora un lavoro da completare. Il tutto, tra l’altro, ci consente anche di ridurre ulteriormente la circolazione virale, ma presto potremo cominciare a pensare di abbandonare i dispositivi di protezione individuale. Ma solo all’aperto, vorrei sottolinearlo. Direi che si può parlarne dopo la metà di luglio, prima è largamente prematuro”.

Vaccini: efficacia di protezione nel tempo

Parlando del prossimo autunno e della possibilità di nuove ondate di contagi, Locatelli ha dichiarato: "Sarà diverso perché abbiamo i vaccini. I dati che sono stati prodotti nell’ambito della vaccinazione del personale sanitario dell’ospedale Bambino Gesù rassicurano ulteriormente su quella che è l’efficacia di protezione nel tempo”.

bollettino 1 giugno

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