Il candidato vaccino sviluppato dall'azienda francese Sanofi e dalla britannica Gsk ha mostrato di riuscire a indurre "la produzione di concentrazioni elevate di anticorpi neutralizzanti negli adulti di tutte le fasce di età, a livelli comparabili con quelli osservati in pazienti guariti". Il via libera è atteso "nel quarto trimestre 2021"
Il candidato vaccino anti-Covid sviluppato dall'azienda francese Sanofi e dalla britannica Gsk ha mostrato di riuscire a indurre "la produzione di concentrazioni elevate di anticorpi neutralizzanti negli adulti di tutte le fasce di età, a livelli comparabili con quelli osservati in pazienti guariti". Lo ha annunciato la stessa Sanofi in una nota, pubblicando i risultati emersi da un nuovo test clinico sull'uomo di fase 2. I test di fase 3, l'ultima sperimentazione sull'uomo prima della potenziale autorizzazione del vaccino, dovrebbero essere avviati nelle prossime settimane. Mentre l'approvazione del preparato, stando alle stime di Sanofi e Gsk, è attesa "nel quarto trimestre 2021".
I risultati del test clinico di fase 2
I risultati dei nuovi test clinici arrivano in ritardo rispetto all'iniziale "tabella di marcia". Sanofi, infatti, era incappata in uno stop alla sperimentazione a fine 2020, con un primo studio sull'uomo che aveva avuto come risultato una bassa risposta immunitaria.
Nel "nuovo" test di fase 2 il vaccino è stato testato su 722 volontari e ha mostrato di indurre una "protezione dal 95% al 100% dopo la seconda iniezione, in tutti i gruppi di età (dai 18 a 95 anni) e in tutte le dosi, con una tollerabilità accettabile e senza problemi di sicurezza".
Come spiega Sanofi, il preparato ricombinante adiuvato a base di proteine ha mostrato una forte risposta immunitaria anche dopo una singola dose in chi si era ammalato nei mesi precedenti, "il che suggerisce il forte potenziale di sviluppo di questo vaccino come richiamo".
“Questi dati positivi mostrano il potenziale di questo candidato vaccino nel contesto più ampio della pandemia, inclusa la necessità di affrontare le varianti e di prevedere dosi di richiamo. Riteniamo che questo candidato vaccino possa dare un contributo significativo alla lotta in corso contro Covid-19 e passerà alla Fase 3 il prima possibile per raggiungere il nostro obiettivo di renderlo disponibile entro la fine dell'anno", ha dichiarato Roger Connor, presidente di Gks.
Al via sperimentazione di fase 3
La sperimentazione di fase 3 del candidato vaccino di Sanofi e Gsk sarà condotta su 35mila volontari di diversi Paesi e valuterà due formulazioni diverse del preparato, contro le varianti di Wuhan e quella sudafricana.
Parallelamente, Sanofi e Gsk intendono anche condurre studi di richiamo con varie formulazioni per valutare la capacità di una dose inferiore del vaccino di generare una forte risposta di richiamo, indipendentemente dalla piattaforma vaccinale iniziale ricevuta.