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Covid, Galli a Sky TG24: "Attendiamo effetti restrizioni"

Salute e Benessere

Il direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano spiega che il virus circola ancora e che occorre considerare anche "l'effetto delle varianti" in questa fase. Il vaccino per medici e personale sanitario? "Un atto dovuto". Poi, sulla scuola: "Incide sui contagi"

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“Attendiamo gli effetti delle restrizioni”. A dirlo, ai microfoni di Sky TG24, è il professor Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. “Speriamo di consolidare nell’arco della settimana le tendenze determinate dalle ultime restrizioni e dall'aumento, tutto sommato, delle vaccinazioni”, aggiunge l'esperto. Molto importante, in questo quadro, riguardo alla circolazione del virus, è "l'effetto delle varianti". Mentre sulla scuola, Galli sottolinea: "Incide sui contagi" (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - GRAFICHE). 

Situazione della Sardegna "è paradigmatica"

"Un riflesso sui dati potremo averlo verso la metà di aprile”, aggiunge Galli spiegando ancora che “il fattore varianti è un altro elemento importante che crea disturbo e che va tenuto in grande considerazione, se riusciamo a contenere in maniera importante la circolazione del virus, e quindi delle varianti, l’orizzonte si rischiarirà molto prima”.  “In questo periodo - ha ricordato il virologo - tutte le volte che si è passati da un colore all’altro, a scendere, il risultato è stato quello che abbiamo visto. Senza che il dato si consolidi è ben difficile che la situazione muti". In questo senso la situazione della Sardegna "è paradigmatica".

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Galli: per medici vaccinarsi è "atto dovuto"

Poi, sull'ipotesi dell'obbligo di vaccinarsi per i sanitari a contatto con i malati, Galli commenta: “È un atto dovuto, non ho dubbi, senza se e senza ma. Non sei obbligato a fare questo lavoro, se lo vuoi fare devi essere in grado di garantire la sicurezza dei tuoi pazienti in primo luogo”. E sull'idea di sospendere lo stipendio ai medici no vax, sottolinea: “Posso dire che è inaccettabile che i medici possano non avere una protezione per se stesso e per gli altri”. Il passaporto vaccinale, per l'esperto, è un "atto incentivante". "È una modalità che consentirà di aprire esercizi che dovrebbero invece aspettare che l'utenza sia coinvolgibile. Tutti i vaccinati potranno permettere che si ritorni a una vita piu vicina alla normalità".

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"Azzardato dire che scuola non è problema. Ok a test salivari"

Poi sul mondo della scuola, il professore commenta: “Affermazioni tipo che le scuole non sono elemento di disturbo e di pericolo, in base ai dati che vedo io, mi sembrano azzardate. Purtroppo sono un elemento (di pericolo, ndr), specie in presenza di varianti che incidono anche su bambini e ragazzi". Proprio i ragazzi tendono comunque a stare in gruppo, ricorda Galli, "molto spesso senza mascherina". "Tutte queste situazioni sono elementi che alimentano il diffondersi dell'epidemia, bisogna intervenire su questo nelle maniere lievi, in modo da non essere sempre prescrittivi con i ragazzi". Sui test salivari "sono d’accordo e sto provando a sviluppare idee per un’apertura che ci consenta di essere in sicurezza. Dichiariamo onestamente che il problema ha anche implicazioni negative, ma intanto, siccome la scuola e la scuola in presenza sono beni primari, individuiamo strumenti adeguati” a consentirle, aggiunge. “Mi auguro che i test salivari a tappeto possano rappresentare un elemento di protezione importante" dice quini Galli -. Tamponare tutti i bambini è invasivo e traumatico, ma test salivari con conferma dal tampone eventualmente è un'altra cosa. Vaccinare, vaccinare, vaccinare resta la prima cosa, ma fino a 16 anni non possiamo farlo”.

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"Virus diversi da quelli che circolavano a marzo 2020"

Infine un commento anche sullo studio del prof. Andrea Crisanti sulla copertura di almeno 10 mesi per chi ha contratto già il virus. “Studio Vo è una buona notizia. Si parla di chi ha contratto la malattia ed è guarito. Fattore limitante, virus Vo e quello usato per i vaccini sono diversi da quelli che circolano ora”, ha detto Galli. “Non si sa invece - ha continuato - quanto duri quella del vaccino, verosimilmente lo stesso tempo e in certi casi anche qualcosa di più. Però il fattore limitante è che sia il virus che è circolato a Vo sia quello che è stato usato per impostare i vaccini sono i virus che circolavano nel marzo del 2020. Quelli che circolano adesso sono diversi. Tanto è vero che stiamo, per fortuna senza sintomatologia significativa, persone vaccinate che si sono reinfettate come anche persone con una pregressa infezione".