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Covid, i primi vaccini in Europa potrebbero essere fatti entro Natale

Salute e Benessere
©Ansa

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) si riunisce il 21 dicembre, anziché il 29, per decidere sul vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BionTech. “La campagna vaccinale in Italia potrebbe partire già dopo una settimana” se la macchina distributiva e la logistica fossero pronte, afferma Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’agenzia

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"Ogni giorno conta. Lavoriamo alla massima velocità per autorizzare i vaccini per il Covid 19. Accolgo le novità dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) che anticipano l'incontro per discutere del vaccino Pfizer-BionTech prima di Natale. Probabile che i primi europei siano vaccinati prima della fine del 2020". Sono queste le parole che ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in merito all’arrivo del vaccino anti Covid nel continente e di conseguenza sulla tempistica dei primi pazienti che potranno ricevere la cura. Anche il ministro della Salute, Speranza aveva ribadito l'auspicio che "l’Ema nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer Biontech in anticipo rispetto a quanto previsto e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei Paesi dell'Unione Europea".

I tempi per il vaccino di Pfizer in Italia

L’Agenzia, dal canto suo, ha fatto sapere che si riunirà il 21 dicembre per decidere sul vaccino Pfizer-BioNTech. Anticipando l’incontro rispetto a quanto annunciato (29 dicembre) "dopo aver ricevuto nuovi dati". "Il previsto passaggio alla Commissione europea per l'approvazione definitiva al vaccino anti-Covid Pfizer-BionTech potrebbe avvenire con tutta probabilità entro 48 ore dal via libera dell'Ema, e dunque già il 26 o 27 dicembre se l'Ema si pronuncerà prima di Natale” afferma Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea per i medicinali. A quel punto, "il vaccino sarebbe utilizzabile dal giorno dopo nei Paesi Ue". Se la macchina distributiva e la logistica sono pronte, e con la contestuale e immediata validazione da parte di Aifa, "la campagna vaccinale in Italia potrebbe dunque partire - afferma - già il 28-29 dicembre". La multinazionale Pfizer, secondo quanto riporta l’Ansa, sta anche valutando altri siti produttivi già esistenti, in Europa e negli Stati Uniti, che siano adeguati a rafforzare la produzione del siero. Al momento sono attivi per il nuovo vaccino quattro siti di produzione Pfizer (tre in Usa ed uno in Europa, in Belgio) ai quali si aggiungono quelli di BionTech.

 

La sicurezza del vaccino

"Domani con il ministro Speranza, il commissario Arcuri e il capo dipartimento della Protezione civile Borrelli terremo la riunione finale per varare il piano vaccini" ha invece dichiarato Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. "Le Regioni hanno fatto un eccellente lavoro". "Mi auguro che la stagione dei negazionisti sia cancellata per sempre: non ci sono più 65 mila italiani e spero che le decisioni le prenderemo anche insieme all'opposizione" ha aggiunto il ministro rispondendo alle domande sulla stretta del Governo per le festività natalizie. "Le zonizzazioni hanno funzionato e la curva dei contagi si è abbassata: da 40 mila contagi al giorno a meno di 20 mila e da 1,72 di R(t) a 0,8, e in molte regioni a 0,6 e 0,7 ma non ci basta - ha proseguito - perché in altri Paesi Ue cresce e le due curve si incrociano". Intanto anche il vaccino contro il Covid di Moderna è efficace e sicuro e centra i parametri per un utilizzo di emergenza. Lo afferma lo staff della Food and Drug Administration in un rapporto reso pubblico in vista della decisione ufficiale del 17 dicembre sull'uso del vaccino.

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Pfizer pronta a consegnare

La Pfizer è pronta alla consegna delle dosi di vaccino previste in Europa anche in caso di approvazione anticipata da parte dell'Ema, come sembra possibile vista la nuova riunione fissata il 21 dicembre. Se e quando il candidato vaccino sarà approvato, Pfizer utilizzerà mezzi di trasporto via terra e via aerea per consegnare direttamente il siero ai punti di utilizzo entro tre giorni dalla partenza della spedizione dagli stabilimenti. Pfizer, insieme a BioNTech, prevede di fornire fino a 50 milioni di dosi entro la fine del 2020 e circa 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021 a livello mondiale. Con l'Europa l'accordo è di 200 milioni di dosi, più 100 milioni opzionali, a partire da fine anno.