Covid, l’appello della Fondazione Gimbe: “Non ridurre misure a Natale”

Salute e Benessere

Nino Cartabellotta invita il governo e le regioni a non allentare le misure di contenimento dell’epidemia in vista delle festività. “Servono scelte coraggiose, anche se impopolari”

Rendendo noti i dati del monitoraggio sull’emergenza coronavirus nella settimana compresa tra il 18 e il 24 novembre, dai quali emerge un calo della curva, la Fondazione Gimbe ha invitato il governo e le regioni a non allentare le misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19 in prossimità delle feste. Una scelta simile potrebbe determinare una risalita della curva dei contagi a fine anno o nei primi giorni del 2021 e portare a un sovraccarico degli ospedali a ridosso del picco dell’influenza stagionale.

I rischi associati a un allentamento delle misure

“In vista della scadenza del Dpcm in vigore dal 3 novembre e delle festività natalizie, il dibattito pubblico si sta concentrando sul possibile allentamento delle misure per favorire i consumi e la possibilità di festeggiare con amici e parenti”, afferma Nino Cartabellotta, il presidente della Fondazione Gimbe. Non si tratta però di uno scenario auspicabile perché, stando ai modelli predittivi pubblicati dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Edcd), un’eventuale revoca delle restrizioni il 7 o il 21 dicembre porterebbe a una risalita dei ricoveri, rispettivamente in prossimità del Natale o nella prima settimana di gennaio 2021. 

 

“Servono scelte coraggiose”

“Considerato che oltre l’1% della popolazione è attualmente positivo all’infezione, la circolazione del virus nel nostro Paese è ancora molto elevata”, spiega Renata, Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe. “E in questa fase di lenta discesa della curva dei contagi, l’incremento dei nuovi casi post-allentamento delle misure sarà visibile non prima di 2-3 settimane”, aggiunge l’esperta. “A pochi giorni dal nuovo Dpcm, la coincidenza tra i primi effetti delle misure con le imminenti festività natalizie rischia di distorcere la valutazione oggettiva del quadro epidemiologico”, sottolinea Cartabellotta. “Per questo la Fondazione Gimbe si appella alla responsabilità di governo e Regioni: servono scelte coraggiose, anche se impopolari, perché i dati e l’allarme dell’Ecdc non lasciano adito a dubbi. Un imprudente allentamento delle misure rischia di provocare entro fine anno una nuova inversione della curva dei contagi che, come ben sappiamo, si riflette poi su ospedali ancora in sovraccarico e con il picco dell’influenza stagionale in arrivo”, conclude il presidente della Fondazione Gimbe.

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