Il Kevzara, un anti-artrite, non ha effetti rilevanti sulle forme gravi di coronavirus. Dai test di massa non sono arrivati i risultati sperati: stop ad altri studi
Il laboratorio francese Sanofi ha annunciato la mattina del primo settembre che il test clinico internazionale di fase 3 che stava testando l'efficacia del suo preparato denominato Kevzara - il farmaco messo a punto per il trattamento di forme gravi di Covid-19 - non ha fornito risultati positivi.
I risultati dello studio di fase 3
Sanofi ha fatto sapere che lo studio di fase 3, cioè quello relativo a test di massa, "non ha raggiunto il criterio di valutazione principale né quello secondario nella comparazione con il placebo, in entrambi i casi in aggiunta alle cure ospedaliere abituali". Il test randomizzato su 420 pazienti è stato condotto al di fuori degli Stati Uniti, in Argentina, Brasile, Canada, Cile, Francia, Germania, Israele, Italia, Giappone, Russia e Spagna. Ad 86 di loro è stato somministrato un placebo, a 161 pazienti Kevzara in dosi 200 mg e a 173 in dosi 400 mg. Per ora, né il gruppo francese né il laboratorio americano Regeneron, che ha collaborato alla preparazione del farmaco lanciato nel 2017 per il trattamento dell'artrite reumatoide, "prevedono lo svolgimento di nuovi studi clinici sul Kevzara nella cura del coronavirus".
Il commento di Sanofi
"Anche se questo processo non ha prodotto i risultati sperati – commenta John Reed di Sanofi - siamo orgogliosi del lavoro che è stato realizzato dal team per migliorare la nostra comprensione del potenziale uso di Kevzara per il trattamento del Covid-19". "In tempi come questi – aggiunge - l'impegno per studi clinici correttamente progettati e controllati fornisce le informazioni e la comprensione delle esigenze della comunità scientifica per il processo decisionale basato sui fatti”. “A Sanofi ci impegniamo a combattere la pandemia da coronavirus, incluso lo sviluppo di vaccini che possano essere prodotti su larga scala" conclude Reed.