L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha contribuito a fermare numerose campagne di vaccinazione nel mondo, causando già alcuni casi tra i più piccoli, in Paesi come Vietnam o Repubblica Democratica del Congo. L'allarme arriva dal Fondo Onu per l'Infanzia (Unicef)
Dal coronavirus al morbillo, un'epidemia potrebbe a breve essere causa di un'altra. In tutti il mondo, infatti, 80 milioni di bambini sono a rischio morbillo, possibile conseguenza diretta della mancata vaccinazione durante la pandemia di Covid-19 che sta interessando il mondo. A dare l'allarme è il Fondo Onu per l'Infanzia (Unicef), che ha sottolineato come in questa fase, soprattutto nei Paesi del Sud del mondo ma anche in quelli del Nord, un numero particolarmente elevato di bambini non sia più immunizzato.
Lo stop delle campagne di vaccinazione
Ad aggravare la situazione, sempre secondo l’Unicef, si è verificato lo stop, a causa della crisi sanitaria legata al coronavirus, di almeno 30 campagne di vaccinazioni anti-morbillo. Queste sono state annullate in 68 nazioni nel mondo, un danno globale significativo e senza precedenti, sin dagli anni '70 del secolo scorso, anche perché il vaccino in questione protegge i bambini da tetano, polio e febbre gialla.
I Paesi maggiormente interessati
Il timore dell’Onu e delle autorità sanitarie, adesso, è che nei prossimi mesi nuovi focolai epidemici di morbillo e altre malattie gravi possano scoppiare. Ben prima dell'inizio della pandemia di Covid-19, ovvero negli scorsi due anni, l’Unicef non aveva registrato miglioramenti in quest’ottica ma constatato uno stallo della copertura immunitaria per queste patologie, adesso peggiorata dalle mancate vaccinazioni. L’'allarme, come detto, riguarda innanzitutto i Paesi dell'Africa e dell'Asia, che sono già duramente colpiti dalla diffusione del virus e sono dotati di sistemi sanitari carenti, ma non solo. Il problema potrebbe riguardare anche nazioni a reddito medio, tra i quali il Brasile, il Venezuela e il Messico, tutti Paesi in cui al momento il coronavirus è presente e dove nel 2019 le campagne di vaccinazione del morbillo erano già diminuite del 20%, secondo i dati degli esperti.
I casi nel mondo
Primi riscontri di questo crescente timore si sono avuti, ad esempio in Vietnam, che era stato dichiarato “libero” dal morbillo nel 2015, ma dove solamente lo scorso maggio erano stati registrati 341 casi. Altri casi sono giunti dalla Repubblica Centrafricana: qui Medici senza Frontiere ha riscontrato almeno 26 mila casi negli ultimi 7 mesi e adesso i bambini da vaccinare sono moltissimi, quasi 2 milioni. Ultimo esempio è quello della Repubblica democratica del Congo, attualmente interessata da un'epidemia di morbillo che è scattata nel giugno 2019. Solo nel 2020 un migliaio di bambini è già deceduto a causa del morbillo e moltissimi altri sono stati infettati.