Alcol, in Italia 8,7 milioni di consumatori a rischio. Aumentano le donne

Salute e Benessere

In crescita i consumatori di alcol a rischio. Preoccupa la fascia dei giovanissimi; le donne salgono fino a 2,5 milioni

In Italia aumenta significativamente, soprattutto tra le donne, il consumo di alcol e quindi anche i bevitori a rischio, che toccano quota 8,7 milioni. Lo rileva il rapporto Istisan 2020 su “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni”, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità. “L'alcol – si legge nella ricerca - è una delle principali cause del peggioramento della salute, disabilità e morte prematura in Europa, che è al primo posto nel mondo in termini di consumo. L’impatto dell’alcol si registra principalmente sulle persone in età lavorativa e produttiva ed è un fattore che impedisce lo sviluppo economico rappresentando un ulteriore onere finanziario per la società con conseguenze per i sistemi sanitari e la giustizia penale che spesso superano i benefici delle entrate fiscali sui prodotti alcolici”.

Consumo fuori pasto e binge drinking

L’alcol è tra le sostanze psicoattive più usate in Europa e il suo consumo è considerato il quinto fattore di rischio per il carico di malattia globale. Rimanendo in Italia, sono circa 48 le persone che ogni giorno muoiono a causa dell’alcol (oltre 17 mila all’anno), con un’elevata percentuale di vittime in età giovanile. Nel nostro paese, stando agli ultimi numeri dell’ISS, è cresciuto il numero dei consumatori fuori pasto e di binge drinkers, ovvero tutti coloro che bevono con il fine dichiarato di ubriacarsi. In salita anche i numeri dei giovanissimi: nel 2018, oltre 5 milioni di persone sopra gli 11 anni (il 14,2% degli uomini e il 6,1% delle donne) hanno dichiarato di aver abitualmente ecceduto nel consumo di bevande alcoliche.

Due milioni e mezzo di donne a rischio

Sono 8 milioni e 700 mila gli italiani considerati bevitori a rischio, una cifra mai registrata prima. Se i maschi restano stabili (6,2 milioni) la curva delle donne ha toccato quota 2,5 milioni. Le fasce d’età che più abusano sono quella dei 16-17enni (M=48,3%, F=40,7%), seguita dagli anziani ultra 65enni. Inoltre, ci sono circa 1,7 milioni di giovani e 2,7 milioni di ultra sessantacinquenni che potrebbero sviluppare patologie e problematiche alcol-correlate.

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