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Coronavirus: Pregliasco, “Siamo in endemia, tenere bassi i focolai”

Salute e Benessere

Per la prima volta un esperto ha utilizzato il termine “endemia” riferito al nuovo coronavirus: si tratta di una diffusione bassa ma costante del virus. Lo ha detto il direttore sanitario dell'IRCCS Galeazzi di Milano, intervenendo nel corso di un dibattito in tv

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Dopo mesi in cui esperti ed autorità sanitarie hanno parlato del coronavirus collegandolo al termine “pandemia”, ovvero un’epidemia che ha la tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti, per la prima volta oggi si sente un altro termine, quello di “endemia”. "Siamo in una situazione di endemia", ovvero di diffusione bassa ma costante del virus, e lo sforzo da fare è "tenere bassi i fuocherelli, che continueranno a esserci". Così si è espresso Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'IRCCS Galeazzi di Milano, intervenendo nel corso della trasmissione televisiva “Agorà” su Rai 3 e commentando la diffusione dei casi di Covid-19.

Incremento mitigato

"La fase iniziale è stata di pandemia, con un incremento esponenziale di casi. Ora siamo riusciti a mitigare l'incremento ma non a fermarlo, proprio a causa delle caratteristiche del virus, ovvero la trasmissibilità da asintomatici, che rappresentano il 30-40% degli infetti", ha spiegato il virologo. Il caso di Pechino, dove di recente è spuntato un nuovo focolaio di coronavirus che sta preoccupando la Cina e per cui il municipio della città ha parlato di una situazione epidemica "estremamente grave", "è simile a quello del San Raffaele Pisana a Roma, dove si sono verificati un centinaio di contagi concentrati in un luogo", ha aggiunto Pregliasco. Questo dimostra che "bisogna continuare con l'attenzione personale e con un tracciamento sistematico per tenere bassi i fuocherelli che continueranno a esserci, perché la maggior parte delle persone sono ancora infettabili".

Epidemia, pandemia, endemia

Ma quali sono le principali differente terminologiche che riguardano le parole epidemia, pandemia ed endemia? Ne parla, nel dettaglio, il portale “Epicentro”, curato dall’Istituto Superiore di Sanità. “L’epidemia si verifica quando un soggetto ammalato contagia più di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta rapidamente in breve tempo”, scrivono gli esperti. L’infezione si diffonde, viene specificato ancora, in una popolazione costituita da un numero sufficiente di soggetti suscettibili e spesso si riferisce al termine di epidemia quando si verifica “un aumento del numero dei casi oltre l’atteso in un particolare area e in uno specifico intervallo temporale”. Come detto invece, la pandemia, termine che deriva da “pan-demos”, ovvero “tutto il popolo”, indica la diffusione di una malattia infettiva piuttosto rapidamente e su territori molto vasti, come interi Paesi o continenti. Infine, per endemia, si intende una malattia in cui l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo.

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