Disturbi del sonno nei bambini, quali sono e i possibili rimedi

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Bambino (Getty Images)

Per fare chiarezza in merito all’argomento spesso di forte preoccupazione per i genitori, gli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno spiegato, sul portale ufficiale del policlinico, i principali motivi per cui i più piccoli non dormono bene 

Dormire fa parte della crescita.
Spesso, tuttavia, i bambini hanno dei periodi di difficoltà del sonno, dovuti in parte anche ai cambiamenti derivanti dalla nomale maturazione nel corso del tempo. Acquisire una maggiore consapevolezza di se stessi, per esempio, può comportare nei più piccoli la manifestazione di stati di ansietà passeggeri, in grado di compromettere la qualità del sonno. Talvolta, inoltre, anche le forti emozioni provate durante la giornata possono “complicare” la fase del riposo.
Per fare chiarezza in merito a un argomento spesso di forte preoccupazione per i genitori, gli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, sul portale ufficiale del policlinico, hanno elencato e spiegato i principali motivi per cui i più piccoli non dormono bene.

Cosa disturba il sonno dei bimbi: dagli incubi alla paura del buio

I neonati trascorrono buona parte della loro giornata dormendo. Col tempo però riescono a stare svegli per periodi più lunghi impiegati per alimentarsi, ma anche per essere accarezzati dalla mamma, per guardarsi, sorridersi, e per "parlare" con lei.
Nel secondo anno di vita, gli stati d’ansia possono manifestarsi talvolta in incubi e paure, che tuttavia rientrano nel processo di maturazione mentale e dell’immaginazione del bambino. Gli incubi sono dei sogni spaventosi che possono provocare il risveglio durante la notte ed essere ricordati anche da svegli come un’esperienza intensa. È importante che i genitori ascoltino il racconto dei brutti sogni e che offrino supporto al bambino per aiutarlo a gestire le emozioni scaturite dagli incubi, che rappresentano anche un’ottima opportunità per esprimere i conflitti e le ansie della vita.
Dal terzo anno di età i più piccoli spesso tendono a chiamare i genitori dopo essersi coricati e possono iniziare a manifestare la paura del buio, che rappresenta una fase normale nello sviluppo infantile.
“L’ingresso nella scuola materna, l'affidarsi a figure adulte diverse (la maestra) avvengono infatti in questo periodo; forse andare a letto e addormentarsi può rappresentare un altro distacco dai genitori”, spiegano gli esperti sul portale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Tra gli altri possibili fattori che disturbano il sonno dei bambini ci sono anche lo svezzamento, la paura degli estranei, la dentizione, la presenza di malattie in famiglia o di conflitti tra i genitori e l’eccessiva assenza della mamma durante il giorno.

Possibili rimedi per conciliare il sonno dei più piccoli

Per contrastare i disturbi del sonno dei bambini può essere utile fargli portare a letto degli oggetti o dei giocattoli a cui sono legati, in grado di dare loro sicurezza e di aiutarli nel passaggio tra la veglia e il sonno. Gli esperti consigliano anche di ripetere ogni sera delle azioni da accompagnare al momento di coricarsi, quali leggere una fiaba, la ninna nanna, il bacino della buona notte.
“È opportuno, come per tutti gli altri aspetti della crescita, accompagnare l'evoluzione del sonno del bambino contenendone i lati emotivamente più forti, ponendoci in una posizione elastica, ma fungendo al tempo stesso da elemento regolatore. Chiediamoci sempre, di fronte a una modifica delle abitudini circa il sonno, quale possa essere l'elemento di "disturbo"”, spiegano gli esperti.
Nel caso in cui i disturbi del sonno persistano nel tempo, può essere utile rivolgersi a uno psicologo dell’età evolutiva per decidere insieme eventuali cambiamenti da adottare per facilitare il buon riposo del bambino.  

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