Influenza: meno contagi, ma i casi totali sono oltre 5,6 milioni
Salute e BenessereIl picco dell’influenza è ormai alle spalle come dimostra il calo dei nuovi casi, circa 656.000 dal 10 al 16 febbraio. Crescono però gli episodi gravi che portano a complicazioni, così come i decessi
Il picco dell’influenza è ormai ufficialmente superato, come dimostrato dal numero di contagi in continua diminuzione: secondo il consueto bollettino Influnet, diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità, nella settima settimana del 2020 si sono registrati circa 656.000 casi di sindrome simil-influenzale, rispetto agli oltre 760.000 del periodo tra il 3 e il 9 febbraio. Guardando alla stagione influenzale nel complesso, partendo dunque da metà ottobre, il virus ha colpito oltre cinque milioni e mezzo di persone, un dato coerente con le previsioni fatte recentemente dal capo del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss Gianni Rezza, secondo cui i casi dovrebbero essere alla fine più di sette milioni, ovvero più di quanto stimato inizialmente.
Influenza, decessi e casi gravi in crescita
Nell’ultima settimana l’Iss ha registrato 656.000 casi di influenza, che continua a collocarsi in una soglia di intensità media nonostante il calo degli episodi rispetto alle prime settimane del 2020. A segnalare il superamento del picco è il dato sull’incidenza, che dal 10 al 16 febbraio è stata pari a 10,9 casi ogni mille assistiti, dopo aver raggiunto 12,8 casi nella quinta settimana dell’anno. Stando ai dati del bollettino Flunews è salito invece il numero dei casi gravi, che causano complicanze e ricoveri in terapia intensiva: ad oggi sono 118, di cui 24 sono deceduti.
Un’influenza più aggressiva del previsto
Non sorprende ancora una volta la maggiore incidenza dell’influenza nei bambini al di sotto dei cinque anni, una fascia che fa registrare 32,8 casi per mille assistiti. Il virus si è rivelato particolarmente intenso in Lombardia, Marche, Abruzzo e Basilicata, che sono risultate le regioni più colpite. Stando al trend mostrato nelle ultime settimane, i casi di sindrome simil-influenzale dovrebbero continuare a diminuire gradualmente, anche se secondo Rezza l’intensità sopra le aspettative della stagione virale dovrebbe portare alla fine a oltre sette milioni di casi, ovvero “un’attività abbastanza alta per il terzo anno consecutivo” seppur non agli stessi livelli della stagione 2018-2019, quando i casi di influenza furono più di otto milioni.