La neonata, che sta bene, aveva una massa di 8 centimetri sul collo. Ma grazie alla procedura medica denominata “Exit”, i chirurghi dell'ospedale Borgo Trento di Verona sono riusciti a portare a termine l’intervento
Un’operazione eccezionale e molto delicata quella che ha visto protagonista una neonata che presentava un tumore di 8 centimetri sul collo e su cui i medici dell'ospedale Borgo Trento di Verona sono intervenuti con pieno successo durante il parto.
Un’equipe di 25 professionisti
La piccola, che sta bene, è stata operata da un'equipe di 25 tra medici e infermieri, grazie alla tecnica denominata in gergo “Exit” (ex utero intrapartum treatment) che viene utilizzata nelle malformazioni fetali con un alto rischio d'ostruzione delle vie aeree. Come detto, i medici dell’polo ospedaliero veronese sono intervenuti durante il parto, mentre la neonata si trovava parzialmente ancora nell'utero materno. In particolare, nelle delicate fasi dell’operazione, gli specialisti hanno portato fuori dal corpo della mamma solo la testa e un braccio, mentre il resto del corpo era ancora immerso nella placenta. In questo modo, essendo collegata proprio alla placenta, la piccola ha potuto ricevere dal sangue materno tutto l'ossigeno di cui necessitava, attraverso il cordone ombelicale. Il tutto evitando qualsiasi tipologia di rischio possibile legato alla mancanza di ossigenazione. "Un successo reso possibile da un grande lavoro di squadra e prima ancora dalla preparazione dell'intervento" ha detto il professor Massimo Franchi, che ha guidato l'equipe di chirurghi protagonisti di questo particolare intervento.
Cos’è la procedura EXIT
Come spiega anche il portale dell'NCBI (National Library of Medicine National Institutes of Health) questa tecnica operatoria utilizza, a seconda dei casi, un parto cesareo e garantisce l'ossigenazione nel feto a rischio di ostruzione delle vie aeree attraverso l'intubazione controllata del neonato, che viene mantenuto connesso alla placenta. Spesso viene utilizzata proprio per eliminare grandi masse localizzate nel collo. Sia l’ecografia sia la risonanza magnetica sono indispensabili nella valutazione prenatale delle masse presenti sul neonato, di cruciale importanza per la prognosi e per il trattamento. Allo stesso modo importante, ai fini della pianificazione e della fattibilità di una procedura EXIT, è il monitoraggio materno di complicanze quali il travaglio pretermine.