Perché lo spavento fa raggelare? Ecco la risposta di uno studio condotto sui moscerini

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Moscerino da frutta (Getty Images)

Secondo quanto scoperto dai ricercatori della Columbia University, sarebbe la serotonina, quando avviene un cambiamento legato a una potenziale minaccia, a ‘paralizzare’ per qualche istante gli esseri viventi, prima che riescano a rispondere allo stimolo esterno

Grazie a uno studio sui moscerini della frutta, un team di ricercatori della Columbia University ha svelato il motivo per cui spesso a seguito di un forte spavento, gli esseri viventi reagiscono ‘paralizzandosi’ per qualche istante per poi rispondere solo in un secondo momento allo stimolo esterno.
Secondo quanto scoperto, quando avviene un cambiamento inatteso e legato a una potenziale minaccia, sarebbe la serotonina a scatenare questa risposta: una sostanza chimica, che oltre a regolare l’umore e le emozioni, sarebbe in grado di influire sulla velocità del movimento degli animali.

Lo studio sui moscerini da frutta

Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Current Biology, i ricercatori, al fine di comprendere come la serotonina intervenga in questo processo, hanno inizialmente studiato il movimento dei moscerini in risposta a uno spavento, grazie all’utilizzo di FlyWalker, un apparato sviluppato appositamente per tracciare i passi di un insetto su un tipo speciale di vetro.
Successivamente, gli esperti hanno manipolato i livelli di serotonina e di dopamina nel cordone nervoso ventrale della mosca, simile per struttura al midollo spinale dei vertebrati.
Sono così riusciti a dimostrare che attivando i neuroni che producono la serotonina viene rallentato il movimento dei piccoli insetti e che al contrario, silenziandoli se ne accelerano gli spostamenti.
"Abbiamo assistito ai maggiori effetti quando le mosche hanno subito rapidi cambiamenti ambientali", ha spiegato Clare Howard, principale autore dello studio. "In altre parole, quando furono sorpresi”.

Come hanno risposto gli insetti al blackout e al terremoto?

In due successivi test, i ricercatori hanno valutato la risposta dei moscerini simulando due situazioni particolarmente spaventose: il blackout e il terremoto.
"Abbiamo scoperto che quando si avvia una mosca in questi scenari, la serotonina si comporta come un freno di emergenza”, ha spiegato il Dottor Mann, esperto in biochimica e biofisica molecolare.
"Pensiamo che questa pausa sia importante, in quanto potrebbe consentire al sistema nervoso della mosca di raccogliere informazioni su questo improvviso cambiamento e decidere come dovrebbe rispondere“, ha aggiunto il Howard.  

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